Udinese-Juventus: Dybala crea, Szczesny distrugge
Con l’Udinese c’erano tutti gli ingredienti per fare bene, compreso un Dybala in gran spolvero, poi ci pensa uno Szczesny troppo “rilassato”
Udinese-Juventus 2-2, prima giornata Serie A: le pagelle cino-letterarie.
SZCZESNY 2 – Parte alla grande; è così rilassato che invece di seguire la partita si mette a leggere: tutte le uscite Bonelli dell’estate, visto che l’edicola sotto casa ha appena riaperto, mentre lui è rimasto in vacanza. Mentre legge il Texone, si avvede di alcuni errori nei disegni e, non contento del primo, prende pure il secondo. Ecco appunto, chi è il secondo portiere?
DANILO 6 – Parte bene poi con calma, arretra e cala. Come se avesse scaricato i podcast di Fedez, in cui si occupa di politica, invece degli album (orribili).
BONUCCI 6 – In un complesso Jazz lui porta il tempo. Peccato che cerchi di essere l’amico saggio di American Pie, quello che viene tagliato dalla sceneggiatura prima di cominciare le riprese. Ma poi, cosa aveva da dire a Cuadrado, dopo che questi aveva segnato il gol?
DE LIGT 6 – L’inizio del campionato ricorda sempre l’inizio della scuola. Una partenza a scartamento ridotto come quello dei Promessi Sposi in cui la descrizione del ramo del Lago di Como, prende le dimensioni di un intero campionato.
ALEX SANDRO 6 – Solo perché qualcosa funziona non significa che non può essere migliorata; lo diceva Black Panther. Un cross non fa primavera, non esistono più le mezze stagioni, metti Alex Sandro che io ci metto la briscola; per fortuna abbiamo un’altra cinquantina di partite da giocare (almeno).
BENTANCUR 6 – Meno male che Rodrigo c’è. Un palo, l’assist a Dybala, sembra rinato. Eppure fa quei due tre falli a centrocampo, che lo fanno evitare di sbocciare e lo lasceranno eterno Ridge di Beautiful, con la faccia da buono, la mascella volitiva, e il fallo da imbecille.
RAMSEY 5 – Scuola di danza lezione numero 3. Tacco, punta, tacco. E passaggio laterale. Un altro anno assieme a osservare il campionato scorrere. Panta campionato. Speriamo che con i saldi qualcuno lo raccatti.
CHIELLINI 6 – Il silenzio di Don De Lillo è un libercolo brutto e inutile. Giorgio entra e riparte da dove non doveva: i lanci in profondità. De Ligt non può, ma il capitano di mille battaglie deve. E anche se non sbaglia, non abbaglia.
BERNARDESCHI 5.5 – Quando è sceso in campo sono risuonate le parole di Di Martino: diamoci un bacio prima di farci male. Una vittoria all’europeo, con due rigori segnati, non potrà riscattare una carriera alla Orietta Berti. Ha venduto tanto, ma cosa è rimasto?
CUADRADO 7 – Poncho e sigaro come Clint Eastwood, un gol e un altro paio di spunti. Nel secondo tempo Allegri non gli dà i proiettili ed esce con la pistola scarica.
CHIESA 6 – Allegri non lo fa partire titolare per le solite ragioni: potrebbe esaltarsi troppo, bisogna spaccare le partite, tengo il corto muso nel secondo tempo. Chiesa arriva come il sequel di Blade Runner, 25 anni dopo, e piazza un colpo.
KULUSEVSKI 5.5 – Entra e sembra l’impiegato di banca, il pastore abruzzese o la casalinga di Voghera, personaggio non giocante, di un videogioco. Iperviolento. Il classico pupazzo che cammina per strada, mentre intorno a lui cadono i palazzi e si massacra la gente.
RONALDO 5.5 – Per i Buddisti la realtà è apparenza. Il corso di trasfigurazione della realtà che ha frequentato in estate per poter abbassare la sua età biologia da 29 a 28.7 anni, lo ha inibito. Prima non si rende conto di essere tutto solo e sbaglia, poi decide di trovarsi due micrometri oltre il difensore.
DYBALA 7.5 – Parte alla grande come nella prima scena dei film dei supereroi. Poi continua a pasturare calcio e, nel finale, prova anche a cagliare il latte, con quell’ultimo tiro a giro. Uomo e capitano. Insomma lui pare che c’è; dategli un aumento e proseguiamo.
MORATA 6 – Un palo alla prima di campionato, non troppo se scopriamo che si diletta a leggere annate intere di Caballero.
ALLEGRI 5 – Si riparte da dove avevamo lasciato, non la Duna di Pirlo, ma il tappeto volante, abbassato, altrimenti si vola troppo in alto, anche dopo la vittoria dell’europeo; con una formazione ingiudicabile e una squadra così bassa, ma così bassa che sembra Muggsy Bogues.
TENET IN THE DARK (Riavvolgiamo il tempo e cambiamo il passato, consapevoli di ciò che è accaduto nel futuro)
Pezzuto? E con quale esercito?
Con la Var ovvio, altrimenti come.
Ronaldo era avanti o indietro nel tempo?
No, era solo in fuorigioco di due Pixel.