Juve, la vittoria sull’Udinese non basta: è Conference League

La Juve batte l’Udinese grazie al gol di Chiesa a metà ripresa ma non basta per conquistare l’Europa League. La Roma vince contro lo Spezia e i bianconeri chiudono al settimo posto

Juve subito pericolosa al 3′ dopo un errore clamoroso di Silvestri in impostazione ma Miretti si perde prima di calciare. Risponde l’Udinese un minuto dopo con il colpo di testa alto di Beto da buona posizione. I ritmi si abbassano già nel primo quarto d’ora, con un possesso lento degli uomini di Allegri che faticano a mettere in azione Chiesa e Milik. E mancano le occasioni da gol, con il solo Gatti che trova l’unico tiro nello specchio di porta nella prima metà del primo tempo.

Al 25′ Silvestri si supera su un tiro di Cuadrado da calcio di punizione defilato. La Juve alza la pressione e l’Udinese va in difficoltà attorno alla mezz’ora, concedendo una grande quantità di corner – sfruttati male dagli ospiti. Danilo è spettacolare a chiudere Beto in area e sul capovolgimento di fronte Perez respinge un destro di Chiesa. Bonucci colpisce la traversa al 31′ da azione d’angolo nella chance più grossa del primo tempo, mentre l’ex Fiorentina viene ancora disinnescato da Silvestri qualche secondo dopo. Nel finale di frazione qualche occasione potenziale per la Juve ma al duplice fischio è 0-0.

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(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

La Juve comincia molto bene la ripresa, con Iling entrato al posto di Kostic che dà molta vivacità. Al 50′ l’inglese serve Chiesa con un gran cross ma l’italiano non trova lo specchio di testa. 10 minuti dopo splendida azione corale terminata da Rabiot che spreca da ottima posizione. Ci prova anche Cuadrado al 65′ senza trovare la porta, ma al 68′ è Chiesa a trovare lo spazio giusto con un destro piazzato e segnare lo 0-1.

L’Udinese ci mette due minuti a rispondere con Lovric che costringe Szczesny alla grande parata, ma la Juve prova a chiuderla ancora con Chiesa e con Locatelli, sul quale Silvestri compie un mezzo miracolo. Di Maria e Nestorovski vanno vicini al gol, mentre su Perez c’è bisogno di un super Szczesny.