Tuttomercato Juve: si fanno tanti nomi in entrata per la Vecchia Signora, ma Beppe Marotta e Fabio Paratici sono al lavoro anche per cedere alcuni esuberi. Sono diversi, infatti, i calciatori che rientrano da prestiti e che non sono nei piani della dirigenza bianconera. Su tutti, secondo quanto riferisce oggi Tuttosport, gli attaccanti Alberto Cerri e Moise Kean. Il primo, rientrato da un’ottima esperienza al Perugia (19 gol e 12 assist), ha molto mercato soprattutto all’estero. In Italia lo hanno chiesto sia Cagliari sia Udinese, ma per un motivo o per un altro l’intesa non è stata trovata. Alla base sembra esserci la richiesta da parte della Juve, che valuta Cerri tra 12 e 15 milioni di euro, una cifra ritenuta eccessiva dai club nostrani. È così, dunque, che la soluzione più probabile sembra essere ora quella dell’Eintracht Francoforte, società tedesca con la quale la Juventus ha avviato una proficua collaborazione. Se l’affare andrà in porto, per la Signora sarà una forte plusvalenza, considerato che il 22enne attaccante è stato messo sotto contratto gratis dopo il fallimento del Parma.
Lontano da Torino anche il destino di Kean, attaccante classe 2000 che ha fatto bene in prestito al Verona. L’affollamento nel reparto offensivo bianconero, nel quale rientrerà anche Marko Pjaca, spingono il giovane centravanti verso la cessione addirittura a titolo definitivo. Nonostante sia diventato maggiorenne solo a febbraio scorso, Kean vanta già 5 gol in Serie A ed è normale che piaccia a tanti. Il suo agente, Mino Raiola, spinge per un trasferimento in Olanda: la valutazione non è inferiore a quella di Cerri, ossia almeno 15 milioni di euro.
Poco considerato alla Juve e nemmeno tanto amato dalla tifoseria bianconera, Stefano Sturaro continua ad avere tante offerte dall’estero. Ieri ci sarebbero stati dei contatti con il Newcastle, che pare abbia offerto a Madama 9 milioni di euro. Sullo sfondo ci sono anche le proposte di Betis Siviglia, Villarreal e Valencia, mentre difficilmente continuerà la sua avventura in Italia per via dell’ingaggio ritenuto elevato dalle società interessate (Genoa su tutti).