Oggi inizia ufficialmente il calcio mercato di gennaio, quello che viene comunemente definito come il mercato di riparazione. La Juve pare non voglia fermarsi all’acquisto di Federico Peluso, appena prelevato dall’Atalanta (in corso le visite mediche). Vero, arriverà un attaccante, non fosse altro per rimpiazzare la casella vuota lasciata dall’infortunio di Bendtner. A Conte però, sulla carta, servirebbe un altro difensore. Magari non subito, ma gli affari di mercato molto spesso di definiscono anche per il futuro. E allora ecco che a questo proposito torna di moda fortemente il nome di Salvatore Bocchetti, difensore campano in forza al Rubin Kazan. Il giocatore ha un contratto con il club russo che scadrà a dicembre 2013 e pare che la sua intenzione sia quella però di tornare a breve in Italia per giocarsi a pieno le sue carte anche in vista dell’impegno mondiale in Brasile con la nazionale nel 2014.\r\n\r\nLa sua duttilità, il suo senso della posizione, la possibilità di farlo giocare in una retroguardia a tre, piuttosto che a quattro, lo rendono un obiettivo importante per molte squadre, tanto più se il prezzo del suo cartellino fosse appetibile. E quello di Bocchetti lo è sicuramente perché si potrebbe liberare prima della scadenza effettiva del contratto anche ad una cifra che si aggira sui due milioni di euro. Come tratteggiato oggi da Camillo Forte, sulle colonne di Tuttosport, “Beppe Marotta lo considera l’uomo giusto per allargare il reparto arretrato. Bocchetti ha giocato sia in Champions sia in Europa League. Quindi è temprato a tutto. Vanta anche cinque presenze in Nazionale. E’ stato, addirittura, sul punto di salire sul charter che ha portato gli azzurri a Cracovia per l’eccezionale Europeo. Cesare Prandelli , lo ricordiamo, lo scartò solo all’ultimo istante ma comunque lo considera a tutti gli effetti uno del gruppo: giocatore che può ricoprire con disinvoltura tutti i ruoli della difesa. Nel Rubin Kazan ha fatto benissimo, segnando tra l’altro alcuni gol belli e importanti”. Infine, fatto tutt’altro che trascurabile, Bocchetti è un difensore che piace anche a Conte soprattutto per le ragioni evidenziate in precedenza. L’impressione è che la trattativa con il suo entourage sia già a buon punto e che anche il giocatore gradisca a pieno la destinazione nel club più blasonato d’Italia. Che arrivi a parametro zero, o in scadenza e dunque con un esborso di due milioni, poco importa. L’impressione è che Bocchetti, in un futuro non lontano, possa indossare i colori bianconeri.\r\n\r\nE che la Juve stia lavorando per il futuro lo si può vedere nitidamente guardando all’”affaire” Doria con il giovane difensore brasiliano già praticamente di fatto nuovo acquisto della Juve. Intervistato da Sports Republic , l’agente Fifa Mario Miele ha confermato l’ingaggio per la prossima stagione dei bianconeri del difensore brasiliano Doria. Un acquisto ritardato per un motivo: «Da ciò che so è praticamente fatta tra Juve e Botafogo per Doria. L’affare è stato impostato per giugno per due semplici motivi, ovvero che a gennaio è sempre dura imbastire operazioni per l’immediato e anche per consentire ai giocatori sudamericani di inserirsi gradualmente». E il Botafogo pare abbia già individuato nel nipponico Tanaka il sostituto di Doria.\r\n\r\nSi dice un gran bene di Matheus Doria definito già come un campione. C’è chi è pronto a scommettere che il difensore diciottenne sia prossimo a divenire il miglior difensore al mondo. Sempre come riporta il quotidiano torinese, Doria possiede determinata caratteristiche: “Mancino, potente, di grandissima personalità nonostante sia poco più di un ragazzino. I primi passi li ha mossi con il calcio a 5. Dall’alto del suo metro e novanta (1.88 per l’esattezza) è in grado di vincere qualsiasi scontro fisico e con la stessa semplicità spingersi in avanti alla ricerca del gol”. E come riporta ancora Forte, c’è chi addirittura lo paragona a Chiellini: Stefano Paolini , consulente di mercato ed esperto di calcio brasiliano, lo definisce un Chiellini ancora più potente, bravo negli anticipi, dotato di un ottimo stacco di testa e pertanto efficace sia in fase difensiva sia in quella offensiva. Quando ci sono i calci d’angolo si spinge in avanti alla ricerca del gol.