David Trezeguet e la Juventus: storia di un grande amore. Nonostante il rapporto si sia interrotto ufficialmente due anni fa, l’attaccante franco-argentino non smette di seguire i colori bianconeri, come conferma oggi in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’: “Se vedo le partite della Juve in tv? Certo che le vedo e credo che questa squadra sia da scudetto – esordisce David -. Il Milan si è un po’ ripreso ora, l’Inter invece è in difficoltà, mentre il Napoli non riesce a fare il salto di qualità. L’Inter non ha saputo sostituire adeguatamente Mourinho: sarebbe servito un allenatore d’esperienza e con la mentalità da grande squadra. Per Conte alla Juve, però, è diverso: lui conosce alla perfezione l’ambiente, ha vinto tutto con una squadra eccezionale e sa benissimo che un secondo posto alla Juve è vissuto come una sconfitta”.\r\nLa Juventus viene da due stagioni disastrose, motivo per il quale i tifosi ora ci vanno un po’ con i piedi di piombo: “La sensazione è che la società abbia imparato dagli errori del passato, la squadra è molto più equilibrata e ha trovato tre, quattro giocatori fondamentali: Vucinic, Matri, Marchisio sono cresciuti tantissimo, ma la differenza la fa Pirlo. E’ esattamente il giocatore che ci mancava e non solo dal punto di vista tecnico. E’ uno che ha vinto tutto e sa cosa serve per rifarlo”, puntualizza Trezeguet.\r\nNelle ultime settimane, si parla tanto di Alessandro Matri come l’erede di Trezeguet, come la pensa David? “Matri mio erede? L’ho conosciuto quando giocava a Rimini e mi aveva già fatto un’ottima impressione. Da allora, poi, è cresciuto tantissimo. Non so se sia il mio erede, perché poi ognuno deve fare la sua strada, ma credo proprio che la Juve abbia trovato il suo bomber”.\r\nImpossibile non tornare sull’addio di Del Piero a fine stagione: “Me l’hanno raccontata. Innanzitutto bisogna vedere se le parole di Agnelli siano state riportate fedelmente, però Del Piero merita rispetto. Lui, con la maglia bianconera addosso, ha vinto più di tutta la squadra messa insieme: come si può pensare di trattarlo come gli altri? Tuttavia, conoscendo sia Ale sia Andrea, sono convinto che si siano già chiariti. Se consiglierei ad Alex un’esperienza negli Emirati? So che ama l’America, ma anche che va volentieri a Dubai con la famiglia a Natale. Non escludo, però, che qualche squadra europea, anche di buon livello, voglia offrirgli un contratto….”.\r\nTrezegol, poi, parla del suo futuro e fa una promessa: “Cosa farò da grande? Voglio fare ancora uno o due anni in campo, poi si vedrà. Di sicuro rimarrò nel calcio, perché questo è il mio mondo. Allenatore? Perché no? Nel calcio non si sa mai. Adesso ci sono molto impegni, ma appena possibile tornerò a Torino per incontrare vecchi amici, salutare il pubblico come non sono riuscito a fare quando sono partito, ma soprattutto per festeggiare una vittoria nel nostro nuovo stadio. Perché io sono innanzitutto un tifoso della Juve”.