David Trezeguet, attualmente in forza al River Plate, torna dopo tanto tempo a parlare di Juventus, e lo fa in una lunga intervista concessa oggi a ‘Tuttosport’. A testimoniare l’affetto che ancora i tifosi bianconeri nutrono per il franco-argentino, i record di clic dall’Italia dei video di YouTube con i suoi gol. “E’ bellissimo percepire questo affetto, del resto la Juventus rappresenta una parte importante della mia vita. Dieci anni indimenticabili”, dichiara Trezeguet che poi analizza il momento della Juve attuale. “Contro il Chelsea la Juve mi ha davvero impressionato. Squadra unita e compatta, manovra organizzata, spirito incredibile: hanno continuato a giocare con tranquillità anche dopo il secondo gol subito. Ero sicuro che alla fine sarebbero riusciti a risollevare l’incontro. Ho visto una squadra importante e serena: sì, se continua così può arrivare alla fine. Buffon è ancora il portiere più forte, Pirlo e Vucinic sono due fuoriclasse: la spina dorsale è di primo livello. Inoltre Marchisio non mi sorprende, abbiamo giocato insieme: nell’ultimo anno è cresciuto molto. E Vidal quanto è forte? Corre, recupera palloni e vede la porta: sarebbe stato bene anche in una delle nostre Juve vincenti”, prosegue.\r\n\r\nQuanto nostalgia ha David della maglia bianconera? “Un pizzico? No, molta nostalgia… il mio erede? Io avevo molta fiducia in Matri, che era partito benissimo. Adesso sinceramente non so nemmeno che fine abbia fatto, in campo non lo vedo più… In effetti un attaccante con le mie caratteristiche in questo momento in squadra non c’è: però bisogna vedere le esigenze di Conte, che tipo di punte desidera. Il gioco della mia Juve era diverso, non c’è dubbio. Ma sono convinto che mi sarei adattato e avrei segnato anche in quella attuale. Il motivo è semplice: se un allenatore ti fa sentire importante, e Conte so che è così, alla fine per forza di cose ti adatti alle sue esigenze”.\r\n\r\nPer quel che riguarda Conte, poi, Trezeguet analizza la difficile stagione del tecnico, costretto a stare in tribuna: “Mi spiace che il calcio italiano sia alle prese con un altro scandalo, non è bello il messaggio che giunge all’estero. Con Antonio ho condiviso lo spogliatoio: lo conosco bene e lo rispetto. Difficile quantificare quanto perda la squadra senza Antonio, ma è quadrata e aggressiva: ho l’impressione la sua voce arrivi comunque”.\r\n\r\nSu Pirlo, poi, il bomber dichiara: “Confesso che martedì la partita non l’ho vista, ma per me Andrea resta uno dei più forti in assoluto. Giocare ogni tre giorni? E’ una cosa che può sapere solo Andrea. Di sicuro a questa età, alla nostra età, è fondamentale il desiderio di voler giocare sempre. Sentirsi al centro di tutto è determinante per i campioni”.\r\n\r\nSabato, intanto, arriva a Torino il nemico Zeman: “Io Zeman non l’ho conosciuto e non sono informato sulle ultime polemiche. L’unica cosa che mi interessa è che la Juve vinca, sarebbe un altro passo in avanti”.\r\n\r\nUna battuta finale su Del Piero: “Alex aveva in mente altri progetti e nei suoi confronti il rispetto doveva essere maggiore. Detto questo, funziona così: i campioni, anche i migliori, passano, ma il bello è che la Juve resta sempre grande. Non sono riuscito a sentire Del Piero per fargli l’in bocca al lupo, ma gli auguro tutto il bene del mondo. Per me è stato più che un compagno, è stato il partner d’attacco più importante con cui ho giocato. Sono certo che vivrà un’esperienza fantastica”.