Giovanni Trapattoni, 72 anni, attuale CT dell’Irlanda, ha rilasciato una lunga intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’ nel corso della quale ha parlato anche di Juventus e del nuovo corso bianconero. Ecco gli spunti salienti…\r\nLa Juve è prigioniera di Calciopoli? “Un po’ sì. Soprattutto, deve rinunciare all’espressione “essere da Juve”. Cosa significa? Lo stile c’è sempre stato, come quello di Inter, Milan e Roma, però ora bisogna rimettersi in gioco, non pensare al passato, ricostruire. Pensando che anche gli altri hanno due polmoni e un cuore”.\r\nConte l’uomo giusto per riportare in alto i bianconeri? “L’ho allenato alla Juve: è razionale, ha idee chiare e ben in mente il concetto di “darsi da fare”. Lui come Gasperini, altro mio ragazzo, che però ha più esperienza e una squadra più pronta. Si calano nelle realtà e studiano. Avevano personalità già allora”.\r\nIl 4-2-4 potrà essere portato avanti per un’intera stagione? “È bene che i giovani si facciano subito identificare per le loro idee. Ma poi non basta. Strada facendo puoi trovare sassi, sentieri impervi, giocatori che ti pongono quesiti, tecnici come Happel che appiccicano Rolff a Platini. Dopo devi capire se puoi continuare o correggere qualcosa. Antonio lo sa”. \r\nLa rosa Juve è all’altezza? “Sì, ha un buon organico. Servono un paio di giocatori, ma già quel Vidal è fortissimo: in Germania ho chi mi informa”.