Francesco Toldo, ex portiere dell’Inter, ha rilasciato una lunga intervista all’emittente egiziana ‘ONSport’. L’estremo difensore ha ripercorso le tappe della sua carriera, parlando di Fiorentina prima e Inter poi. Non poteva mancare la domanda sul dualismo con Gianluigi Buffon, numero uno della Juve che dominava negli anni in cui Toldo difendeva i pali dell’Inter.
Ebbene, l’ex numero uno nerazzurro, dichiara ad un certo punto di non voler fare polemica, però in sostanza la fa. “Il calcio in quei periodi non era leale – dice – , non era governato in modo lecito e chiudo la parentesi senza polemica. Il calcio deve essere meritocratico, devono giocare i più forti. Buffon è un grande portiere, il numero uno dei numeri uno. Ma anche io in quegli anni…”.
Il riferimento è chiaramente agli anni di Calciopoli, una ferita mai rimarginata per i tifosi della Juventus. Perché proprio in quegli anni, Toldo vinceva una Supercoppa Italiana contro la Juventus cui veniva annullato ingiustamente un gol per fuorigioco inesistente dall’arbitro De Santis. Oppure, erano gli anni in cui proprio Toldo andava in gol travolgendo assieme ad altri cinque compagni proprio Buffon. Un gol parso irregolare al pubblico di mezzo mondo, eppure fu convalidato. Come sia andata a finire Calciopoli, poi, lo sanno tutti, con una società che si salvò solo grazie alla prescrizione…