Timidi segnali di risveglio

Non c’è da stare allegri, ma nemmeno particolarmente preoccupati: di sicuro la Juve di Sarri ah confermato col Lecce di essere facilmente imbrigliabile

Bene ma non benissimo con il Lecce. Juve bruttissima per quasi un ora anche in 11 contro 10, anche in 11 contro 9 per tre minuti scarsi in cui Rossettini era fuori sanguinante e comunque non si è riusciti a fare un tiro in porta. Bene invece il finale, bene i tre punti, benissimo i +7 che dovrebbero invece metter un poco di sale sulla coda alla Lazio. La Juve personalmente mi dà l’idea di esser una squadra molto facilmente ”imbrigliabile”, soprattutto sullo 0-0, con poche idee ma soprattutto con poche alternative. Dopo il primo gol invece le cose sono cambiate, il Lecce ha dovuto leggermente metter il naso fuori per provare a rimediare alla sconfitta annunciata e la Juvetus, nei nuovi e più ampi spazi, è andata a nozze.

Oggi leggo pareri discordanti fra i tifosi fra eccessivi trionfalismi per il 4-0, che è vero poteva poi esser anche più rotondo, ed eccessivi disfattismi per quella prima ora al solito giocata all’inconcludente palleggio. Diciamo che la verità sta in mezzo. Probabilmente c’è stata anche una strigliata del mister nell’intervallo, almeno credo, visto che il passo è stato già diverso alla ripresa del gioco. Purtroppo una delle caratteristiche che rende prevedibile la Juventus è proprio la lentezza della manovra. Velocizzata questa è diventato difficile per il Lecce andare a chiudere laddove la Juve trovava l’uomo in più.

I cambi non hanno inciso

Non sono d’accordo invece su chi dice di cambio tattico di Sarri principalmente per la sostituzione Costa/Rabiot. Il Lecce senza che noi applicassimo cambi tattici di nessun genere con l’uomo in meno ha iniziato a sragionare, cosa che faceva in difesa già in parità numerica ma con l’uomo in meno si è palesemente aggravata, e gli errori individuali loro sono stati plurimi e non tutti sfruttati a dovere. Su un calcio d’angolo ad esempio si sono completamente scordati di marcare Ronaldo che forse finanche sorpreso di godere di tanta libertà ha colpito tirando alto. Nel loro giro palla hanno sbagliato molte volte passando la palla a noi già in un paio di occasioni prima del gol, tanto che in una siamo ripartiti tre contro due, sempre con Ronaldo in possesso di palla ma non siamo riusciti ad eser lucidi ed andare al tiro. La pressione individuale e sottolineo non totale di squadra, di Bentancur ad esempio, ha creato i presupposti per l’espulsione di Lucioni che si è letteralmente ”imbranato ” da solo, idem il primo gol della Juventus è avvenuto sull’ennesimo passaggio errato di un leccese che dandola indietro ha servito Ronaldo che a sua volta ha servito Dybala per il gol. Quindi nessun gioco di squadra particolare per sbloccare la partita ma semplicemente i nostri avversari erano troppo deboli per resistere ai nostri campioni e probabilmente finiranno a giocare il prossimo anno in serie b e chiaramente se regali tante opportunità ai giocatori della Juventus è chiaro che qualche volta ti perdonano altre invece ti castigano. Inoltre, il cambio Rabiot /Costa è avvenuto al 52mo e la Juve è andata subito in gol un minuto dopo senza che Costa avesse ancora toccato nemmeno un pallone.

Ennesima bocciatura per Rabiot

Detto questo Rabiot, a parte un bel tiro, è stato bocciato anche questa volta. L’ennesima. Spiace ma se non si è nemmeno determinati contro il Lecce in 10 dubito che lo si possa esser con altri avversari più di livello. Bene invece Ramsey per quel poco che si è potuto vedere. Forse è il caso di provare lui alla mezz’ala sinistra visto che sembra avere la classe per poter giocare anche in quella posizione. Certamente gli manca la salute. D’altronde a noi sani non ci piacciono. E arriviamo a Costa, anche lui positivo. Passando da uno che di salute non brilla a un altro che invece gioca ogni morta di Papa. Anche qui al netto di molti che lo vorrebbero sempre in campo perchè sarebbe un fenomeno assoluto, ribadisco vedendolo ieri, che ci sono due Douglas Costa, uno normale che è quello che parte dal primo minuto e che raramente se non mai quando gioca dall’inizio, riesce ad esser determinante, e uno devastante che è quello che entra diciamo l’ultima mezz’ora, quando gli altri sono stanchi e meno brillanti. Costa in quest’ultima applicazione risulta veramente un arma in più d’altronde qualcuno lo aveva definito a ragione ”spacca partita” e mi pare evidente come tutte le partite più belle da lui interpretate siano sempre state assolutamente da subentrato. Ma proprio sempre.