Tavolo della pace, Petrucci: “Domani soddisferemo curiosità di Moratti”

Non voglio dire frasi ad effetto, spero solo che l’incontro di domani serva a portare un pò di serenità nel mondo del calcio”. Il presidente del Coni, Gianni Petrucci si esprime così a 24 ore dal ‘tavolo della pace’, che si svolgerà domani mattina (ore 9) presso la sala Giunta del Comitato olimpico nazionale. Saranno presenti al meeting il segretario generale, Raffaele Pagnozzi, il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete (con il direttore generale Antonello Valentini), i patron di Juventus e Inter, Andrea Agnelli e Massimo Moratti; oltre all’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, al presidente del Napoli, Aurelio de Laurentiis, e al presidente onorario della Fiorentina, Diego Della Valle.\r\nProprio la lista degli invitati ha fatto arrabbiare nelle scorse ore il patron del Cagliari, Massimo Cellino, al quale Petrucci dichiara di aver già dato spiegazioni: “Gli ho spiegato i motivi della mie scelte. Chi non c’è non si deve offendere – ha sottolineato Petrucci a margine della presentazione delle Olimpiadi giovanili invernali di Innsbruck 2012 –, non ho affossato la Lega perchè tutti i presidenti saranno comunque rappresentati da me e da Abete, e perchè chi verrà ha un background importante. È già un risultato importante essere riuscito a farli incontrare qui, nessuno ci credeva”.\r\nQuanto a Moratti, che ieri si è detto curioso di vedere cosa accadrà durante questo famigerato tavolo, il numero uno del Coni chiosa: “Domani la sua curiosità troverà soddisfazione. Ho parlato spesso con lui, e, come tutti gli altri partecipanti, mi è sembrato molto sereno. Non tutto è scontato, però, di certo ci sono buoni presupposti per ritrovare l’armonia, per il bene di un mondo, quello del calcio, che tira: bisogna chiudere col passato e parlare di futuro, che non è fatto solo di diritti tv. Nessuno sarà penalizzato, le persone invitate porteranno un contributo importante”. Ovviamente, i rischi che il tutto si agiti all’improvviso c’è eccome: “Sarei un fanatico se pensassi il contrario. Ma intanto è un risultato positivo ritrovarci tutti qui, al servizio del calcio». «Poi, porteremo le nostre proposte al Governo”, ha concluso Petrucci.