E’ partito il conto alla rovescia per il ‘tavolo della pace’ di Calciopoli che si terrà il prossimo 14 dicembre. Una sorta di primo round, in privato, si è già tenuto domenica scorsa, quando il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha incontrato in forma riservata il numero uno della Juventus Andrea Agnelli. Ovviamente, nulla è trapelato dall’incontro segreto e lo stesso Petrucci ieri si è guardato bene dal rivelare alcunché: “Ho fiducia nel tavolo della pace. Non vedo perché non si dovrebbe raggiungere la serenità nel mondo del calcio che racchiude tanti interessi, ma è sempre uno sport”.\r\nPer quel che riguarda gli inviti, intanto, c’è grande prudenza: di certo, oltre ai sette presenti sicuri che hanno dato conferma nei giorni scorsi (Petrucci, Pagnozzi, Abete, Moratti, Agnelli, Galliani e Diego Della Valle), si aggiungerà al tavolo c’è da aggiungere un ottavo visto che la Fiorentina si presenterà anche con Andrea Della Valle. Per una società soddisfatta, però, ce n’è una molto insoddisfatta: il Cagliari, il cui patron Cellino si è espresso con toni durissimi. “C’è qualcosa sotto. Molti presidenti sono con me, io mi espongo: o Petrucci invita la Lega in rappresentanza di tutti o non va bene. L’ultimo tavolo per pochi ha prodotto il doppio designatore”, attacca Cellino. Ad appoggiare le accuse di Cellino, ci ha pensato poi Il presidente della Lega di Serie A Beretta: “Se il Coni vuole risolvere una disputa inviti i contendenti. Ma se deve anche parlare della riforma del calcio ci deve essere la Lega: l’impegno l’abbiamo preso a Palazzo Chigi”.\r\nIn questo clima di sostanziale incertezza, però, rimane una certezza assoluta: se Andrea Agnelli tirerà in ballo quello scudetto 2006, Massimo Moratti si alzerà subito dal tavolo. L’Inter ha posto da tempo le condizioni: noi non intendiamo essere processati da nessuno, piaccia o non piaccia.