Carlo Tavecchio, presidente della Figc, torna a parlare di Calciopoli e poche ore dalla sentenza della Cassazione. Il numero uno federale avvisa la Juventus e il presidente Agnelli in merito ai ricorsi, che a suo dire non hanno alcuna ragione di esistere, anzi, potrebbe portare a nuove conseguenze nei confronti del club bianconero. “In attesa delle motivazioni – dice Tavecchio, inibito da Uefa e Fifa per frasi razziste, parlando all’Ansa – , la sentenza conferma la linea della giustizia sportiva: fatta salva la prescrizione, i reati ci sono stati, l’associazione a delinquere pure, per noi la richiesta di risarcimento della Juve al Tar è una lite temeraria”. \r\n\r\nNon la pensa allo stesso modo Luciano Moggi, ex dg della Juventus e uno dei protagonisti della vicenda. Per 12 anni dirigente bianconero, Moggi evidenzia come in 9 anni di processo Calciopoli si sia via via sgonfiata:\r\n
Sono stati assolti due arbitri coinvolti in frode sportiva – dice Luciano Moggi a “Si gonfia la rete di Raffaele Auriemma – quindi non è vero che la Cassazione non ha assolto. Gli interessi personali non c’erano e poi la frode sportiva e l’associazione a delinquere da solo non avrei potuto farla. Ci ho sempre messo la faccia perché non temo nessuno. Il prossimo passo? La mia battaglia va avanti, mi rivolgerò alla corte europea dei diritti dell’uomo per cancellare anche la radiazione sportiva e tornare nel mondo del calcio.
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