(Di Alessandro Magno) Probabilmente ”da grande” farò l’indovino. Già dalle partite di inizio campionato scrivevo che il clima degli arbitraggi sulla Juventus non mi piaceva, ma ultimamente rincaravo parecchio la dose. Che volete, sentivo aria di fregatura, aria fetida. Mi aspettavo tuttavia che il pacco ce lo impacchettavano in qualche scontro diretto o almeno di cartello, e non in una partita cosiddetta “facile”. Delle due l’una: o ce ne faranno ancora, per cui questo è stato solo un incidente non previsto, oppure l’arbitro Peruzzo ha voluto strafare e allora forse vuoi vedere che mi tocca pure ringraziarlo, visto che ha fatto scoprire una volta per tutte quello che vado affermando da un po’ di tempo e cioè che gli arbitri sono educati a ”nel dubbio fischiate contro la Juve”. Voglio essere molto chiaro: non è vero che la partita l’ha pareggiata la Juve, perché non è stata capace di segnare. Capita a volte di giocare male e a volte gli episodi ti fanno girare la lancetta della fortuna da una parte o dall’altra, e anche quella dei punti in classifica. Oltretutto una solo verità è incontrovertibile ed è quella che se c’è un rigore netto me lo devi dare. Non è normale che la Juventus prima in classifica abbia solo un rigore a favore in 20 giornate, fra l’altro non decisivo ai fini del risultato. Non è normale che abbia questo score avendo un possesso palla sempre largamente superiore alla squadra avversaria. Non è normale che sia l’unica squadra al mondo ad essere prima in classifica avendo più rigori a sfavore che a favore. Oggi il rigore negato lo vedeva pure un cieco bendato, e l’arbitro non solo era vicino in posizione invidiabile ma nell’accadere dell’episodio è fuggito a gambe e braccia levate come a dire ”ma figuratevi se vi fischio un rigore”. Io in quella fuga ci ho visto una grandissima malafede. E’ altresì assolutamente vero che la Juve non è stata particolarmente brillante, come è vero anche che alcune scelte del nostro mister non sono state proprio indovinate, ma mi sono rotto le scatole di fare il signore e di voler sempre fare il superiore quando puntualmente andiamo in campo a giocare in 11 contro 12. Il Siena ha fatto la sua onesta partita, ha eretto il suo fortino e si è difesa dentro alla grande. Onore al Siena non ha rubato nulla, non si può dire altrettanto dell’arbitro. Queste sono le classiche partite che ti possono girare a favore con un episodio, e quello era un episodio. Non vogliamo regali, vogliamo quello che ci spetta, vogliamo i rigori quando ci sono. Oggi quel rigore valeva 3 punti. La società se ne è accorta, forse la misura è colma. Hanno mandato Marotta a protestare pubblicamente in tutte le reti, anche se a Mediaset dopo che lo hanno salutato ci han subito ricamato contro, ricordando che in Juve-Cagliari c’erano stati altri falli di mano non rilevati dall’arbitro, senza ovviamente rimarcare che non erano falli cosi macroscopici come quello di oggi. Ma d’altronde conosciamo lo stile di Mediaset, chi ha visto come hanno analizzato l’espulsione di Ibrahimovic in Milan-Napoli sa a che cosa mi riferisco. In verità Marotta è stato fin troppo signore usando toni fin troppo pacati, pur dicendo le cose che doveva dire. Nonostante ciò, che la Juve si sia mossa è un precedente importante, perché se non ci si vuol far fregare è bene stare con gli occhi aperti e se ci sono tentativi del palazzo di indirizzare la cosa, come è evidente che ci sono, è bene denunciare la questione. Per conto mio sarebbe stato meglio se ci fosse andato il Presidente Andrea Agnelli (più carismatico di Marotta) o avessero dato la possibilità di commentare al sanguigno Conte, così che ci facevamo pure due risate, perché sono convinto che a Conte gli hanno detto di evitare… Ma ripeto, almeno è un precedente importante. Ultima precisazione sul signor Peruzzo: nel finale su un calcio d’angolo che non c’è e ha gentilmente donato ai nostri avversari, ha chiesto a Buffon se l’avesse deviata e Gigi gli ha spiegato di non averlo fatto. Bene il signor Peruzzo ha deciso di dare lo stesso il calcio d’angolo al Siena, nonostante in numerose altre occasioni Buffon avesse sempre dato dimostrazione di grande lealtà e spirito collaborativo nei confronti dell’arbitro di turno. Ora mi chiedo: che cavolo glielo ha chiesto a fare visto che aveva già deciso diversamente? Giustamente Buffon a fine gara era inviperito. Questo, se ce ne fosse ancora bisogno, è per rimarcare quanto gli arbitri oggi siano contro di noi e della nostra collaborazione se ne infischino altamente. A noi non ci danno un rigore clamorosamente solare e a Milano a momenti ci vuole un consiglio d’amministrazione per dare un rosso a Ibraihmovic che era sacrosanto. Si son dovuti confrontare in 4 via auricolare… Ci mancava solo che qualcuno chiamasse l’Aia. Siamo nuovamente contro tutti come ai bei tempi, però occhi aperti perché ci vogliono fregare.