Svolta nella vicenda ormai nota come Calciopoli 2. La Figc ha finalmente ottenuto dalla Procura di Napoli il corpus completo delle oltre 170mila chiamate registrate tra il 2004 e il 2005 che mai erano state ascoltate nella loro interezza. Nel 2006 il veloce processo sportivo ne prese in considerazione solo una piccolissima parte, di fatto solo quelle che riguardavano i dirigenti della Juventus e in particolare Luciano Moggi. Il paziente lavoro dei legali dell’ex DG ha fatto emergere, nella scorsa primavera, l’esistenza di una serie di telefonate “inedite” nelle quali anche altri dirigenti (dell’Inter, del Milan, del Cagliari, del Brescia…) parlavano di designazioni arbitrali con Bergamo e Pairetto, se non direttamente con gli arbitri. Telefonate che, pubblicate dai giornali e acquisite come prova dal Tribunale di Napoli dove si sta svolgendo il processo penale, hanno posto sotto un’altra luce tutta la vicenda.\r\nIl procuratore Stefano Palazzi aveva già un fascicolo sull’argomento, aperto quando le indiscrezioni giornalistiche avevano reso pubbliche le telefonate nascoste nella prima indagine e nel quale dovrebbero finire una selezione di sbobinature preparate a mo’ di dossier dalla Juventus. Si tratta di una selezione di trenta intercettazioni che i legali bianconeri considerano fondamentali per rileggere Calciopoli.\r\nLa Juventus ormai è uscita allo scoperto e il presidente Andrea Agnelli ha lanciato nei giorni scorsi un messaggio chiaro e limpido: la Juventus chiede la revoca dello scudetto assegnato a tavolino all’Inter nel 2006 e, se ci saranno le condizioni, anche la restituzione dei tricolori sottratti alla Vecchia Signora.\r\nIntanto a Napoli l’appuntamento è fissato per il primo ottobre quando ci sarà l’interessante sfilata dei testimoni della difesa, fra i quali ci sarà anche Massimo Moratti. Ma determinante per lo svolgimento del processo sarà la definitiva acquisizione delle telefonate, quelle che i legali di Moggi (Maurilio Prioreschi e Paolo Trofino) avevano ottenuto in primavera e che il perito del tribunale (Roberto Porto) ha terminato di trascrivere. Ora le telefonate di Giacinto Facchetti a Bergamo, così come quelle degli altri dirigenti sono ufficialmente delle prove e quindi possono essere utilizzate durante il dibattimento. L’obiettivo della Corte è arrivare alla sentenza a cavallo della fine dell’anno.\r\n\r\n(Credits: Tuttosport)