Superlega

Superlega 2.0: i 10 punti della nuova competizione e le parole di Agnelli

“Accordo vincolante per 11 club”, annuncia il presidente della Juventus

Mentre Ceferin e Tebas attaccano Andrea Agnelli e la Superlega, i tre club che vi sono rimasti dentro sono pronti a rilanciare il progetto. “Abbiamo sentito cosa dicono i tifosi ed è chiaro che vogliono l’accesso aperto senza che a nessun club venga concessa l’iscrizione permanente e il merito sportivo sia al centro della competizione. Pertanto, eliminiamo il concetto di “membri permanenti”: è quanto emerge dal comunicato che presto sarà diramato integralmente e anticipato dalla testata Deportes Cope. Si tratta di una Superlega 2.0 con cui i club mirano ad ottenere “il riconoscimento della Lega da parte di FIFA e/o Uefa o in alternativa ottenere un’adeguata protezione legale dalle corti europee nei termini in cui possa essere permesso ai club di partecipare sia alla Superlega che alle rispettive Coppe Nazionali e campionati nazionali”.

Superlega 2.0. i 10 punti

Di seguito, i 10 punti del rinnovato torneo (da IlBianconero.com):

La proposta della Superlega non è una competizione scissionista
Abbiamo eliminato il concetto di membri permanenti, siamo aperti ai Club Europei
La Superlega è un progetto che riconosce un sistema rotto
Il ruolo della Uefa crea conflitti strutturali
Stretti legami con alcuni proprietari di club di stati non membri
Mancanza di gare di alta qualità
Controlli finanziari inadeguati
Mancanza di trasparenza e responsabilità in termini di solidarietà
UE sta perdendo gradualmente il controllo sul calcio
I Club di grandi città dislocati in piccoli Stati Membri non possono competere nel modello Uefa attuale.

Tornano altri 7 club?

Secondo voci provenienti dalla Spagna, presto i club potrebbero aumentare, salendo da 3 a 10: Atletico Madrid, Inter, Milan, Manchester United, Manchester City, Liverpool e Chelsea. A tal proposito, oggi è intervenuto al Forum del Financial Times il presidente della Juventus, Andrea Agnelli: “La Superlega non ha fallito. Non è il frutto del lavoro di una sola persona, ma 12 club hanno firmato un contratto di 120 pagine che è ancora vincolante. Riforme? Servono disperatamente. La Uefa è un organo regolatore, monopolista e guardiano. Sapevano benissimo che stavo lavorando su qualcos’altro prima del lancio della Superlega”.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni