Luis Suarez e la Juventus sono promessi sposi e il programma non cambia. Nella tarda serata di ieri si è diffusa la notizia di nuovi contatti tra Edinson Cavani e i bianconeri: durante i colloqui telefonici il fratello del Matador ha ribadito la sua richiesta di 12 milioni netti l’anno e comunque di non voler fare un torto a Napoli. Con Edin Dzeko che non vuole lasciare Roma (la moglie ieri sera ha pubblicato l’ennesima storia di Instagram con tanto di encomi al club giallorosso), si va avanti tutta sul Pistolero. La trattativa, però, non si concluderà in tempi rapidi.
Non è tanto una questione di rescissione, perché alla fine Suarez e il Barcellona un accordo lo troveranno, anche se il calciatore dovrà rinunciare a qualcosa dei 15 milioni di euro. E nulla può nemmeno Lionel Messi, che rimarrà per l’ultimo anno in Catalogna, ma non potrà di certo dettare legge chiedendo amici in squadra essendo lui stesso separato in casa. L’ostacolo al momento è rappresentato dallo status di extracomunitario e dalle pratiche che vanno a rilento per via dell’emergenza covid. C’è tempo fino al 5 ottobre per il mercato, ma Andrea Pirlo vuole avere la prima punta a disposizione molto prima.
Si spera in una pratica di cittadinanza italiana avviata da Suarez qualche anno fa, ma mai completata perché non ce n’era lo stretto bisogno. Le liste d’attesa presso i consolati sono lunghissime e gli appuntamenti saltano e vengono rinviati che è una bellezza. Servirà tanta diplomazia per far capire che si tratti di una pratica importante e da sbrigare in fretta (non che quelle degli altri non lo siano). Non si può fare altro che aspettare dunque, perché tra la Juve e Saurez è tutto fatto: i rispettivi legali hanno in mano il contratto triennale (due più un rinnovo automatico?) da 10 milioni netti l’anno. Grazie al DL Crescita la Juventus risparmierà 5 milioni l’anno sul lordo.