Stadi chiusi: per la Juventus danno da 80 milioni

Gli stadi chiusi influiscono negativamente per il 15% sui bilancio della Serie A: a pagare il prezzo più alto della pandemia è la Juventus

La pandemia sta gravando in maniera importante sull’industria del calcio e su tutto l’indotto che lo circonda. Gli stadi chiusi rappresentano un vero e proprio salasso e a pagarne maggiormente dazio è la Juventus. Secondo quanto stimato dal quotidiano La Stampa, senza gli introiti derivanti dall’Allianz Stadium, il club di Andrea Agnelli avrà mancati incassi per 80 milioni di euro. Alle spalle dei campioni d’Italia in questa graduatoria si trova l’Inter, che perderà circa 60 milioni. Un grosso problema per Zhang, che deve fare i conti con le autorità cinesi che hanno stretto la cinghia. Non è un caso che dopo le spese pazze per accontentare Antonio Conte nelle ultime due stagioni, il patron nerazzurro abbia dato mandato a Rotschild di cercare nuovi partner o nella peggiore delle ipotesi vendere la società (fonte: Corriere dello Sport).

Stadi chiusi: non paga solo la Juventus

Al terzo posto di questa graduatoria c’è il Milan, con 40 milioni di mancati incassi. A seguire, Roma (38), Lazio e Atalanta (20), Napoli (17 e Fiorentina (15). Le formazioni che perderanno di meno sono le tre neopromosse Spezia, Crotone e Benevento. In generale, gli stadi chiusi pesano per il 15% su tutto il fatturato della Serie A.

Con questi dati, emerge ancora di più l’importanza del nuovo accordo siglato nei giorni scorsi dalla Juventus con il main sponsor Jeep, che porta la maglia bianconera ad assumere un valore di sponsorizzazioni superiore ai 100 milioni. In un momento così critico, riuscire a strappare contratti così remunerativi è un miracolo.

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