Siamo al giro di boa. Il pass per accedere agli ottavi di Champions è ampiamente a portata di mano. Per conquistarlo, però, bisogna necessariamente violare il José Alvalade, casa dello Sporting Lisbona guidato da Jorge Jesus. Martedì 31 ottobre, alle 20:45, si accenderanno i riflettori dell’impianto portoghese, dove andrà in scena il delicatissimo match previsto per la quarta giornata della fase a gironi (gruppo D) della massima competizione europea per club. L’attuale classifica recita: Barcellona 9 punti, Juventus 6, Sporting Lisbona 3, Olympiakos 0. Ragion per cui capitan Buffon e compagni, vincendo, staccherebbero virtualmente il biglietto per le eliminatorie.
La formazione lusitana è decisamente ostica, molto ben organizzata tatticamente. Pratica la fase di non possesso schierandosi con dieci uomini dietro la linea della palla, raccolti in 30/35 metri, mediante linee molto strette con l’intento di creare una grande densità nella zona nevralgica del campo in modo tale da chiudere tutti gli spazi. L’allenatore di Amadora dovrebbe varare il suo consueto 4-2-3-1, ma rispetto all’andata orfano degli infortunati Piccini e Mathieu. Quasi certamente, nel mezzo, agirà William Carvalho in posizione di classico volante davanti alla difesa, possente centrocampista assai abile specialmente nell’intercettare o sporcare le traiettorie di passaggio. Fari puntati anche sull’esterno destro alto Gelson Martins, che se correttamente innescato soprattutto in campo aperto, dai piedi buoni del trequartista Bruno Fernandes, potrebbe diventare devastante grazie alla sua rapidità, imprevedibilità e capacità di puntare e saltare il suo diretto avversario. Rispetto alla gara vinta per 2-0 a San Siro contro il Milan, dalla quale sono giunti segnali abbastanza confortanti sotto il profilo della solidità difensiva, Massimiliano Allegri, seppur insistendo con il modulo 4-2-3-1, potrebbe apportare qualche modifica all’undici titolare. Dal primo minuto dovrebbe partire Alex Sandro al posto di Asamoah, così come Matuidi pare essere destinato a indossare una casacca da titolare, al fianco di Pjanic, in luogo di Khedira. Il trio dietro al Pipita Higuain sembra che sarà formato da Cuadrado–Dybala–Mandzukic, esattamente gli stessi della sfida del Meazza. Il vero nodo da sciogliere per il tecnico labronico è quello relativo al ruolo di terzino destro. Da Vinovo filtrano indicazioni che vorrebbero il rientrante Mattia De Sciglio dall’inizio, ma non è da escludere la soluzione Barzagli quarto basso di destra con Rugani a comporre la coppia di centrali insieme a Giorgio Chiellini. Impiegare l’ex fluidificante del Milan sin dal pronti via potrebbe essere un azzardo, visto e considerato che non ha ancora accumulato minutaggio dopo l’infortunio. Ma lo stesso problema potrebbe presentarsi con l’eventuale utilizzo di Andrea Barzagli in posizione di laterale destro, poiché palesemente non in grado di giocare per novanta minuti svolgendo un compito che non è propriamente nelle sue corde. Differente sarebbe se giocasse da terzino solo per mezz’ora, in caso di necessità.
Ad ogni modo la Juve deve affrontare l’incontro con un’alta intensità agonistica, evitare a tutti i costi di abbassare eccessivamente il baricentro per non farsi schiacciare nella propria trequarti, ridurre al minimo gli errori di misura in particolar modo nell’ultimo passaggio, in favore di una maggiore lucidità, cinismo, spietatezza e letale killer instinct in zona gol, far circolare il pallone velocemente, a due tocchi al massimo, cercando di muoverlo su entrambi i lati con una certa frequenza. Ma il diktat è scongiurare improvvisi cali di concentrazione che potrebbero rivelarsi fatali. La Vecchia Signora possiede tutte le carte in regola e gli opportuni requisiti per effettuare il blitz in terra lusitana. Pertanto, al campo l’ardua sentenza.