Spifferi di metà inverno
(Di Gaver) Non è certo ambizione né presunzione di ogni tifoso bianconero voler vincere, ed a tutti i costi, ogni match, ma oggi più che in altre giornate di campionato siamo costretti a delle riflessioni che ogni tifoso di buon senso dovrebbe fare.\r\nCome anzidetto, non che si voglia vincere sempre, ma in certi momenti del torneo devi assolutamente buttare il cuore oltre l’ostacolo, portare a te ogni favorevole evento; e come eventi favorevoli, già il pomeriggio, stava regalando la sconfitta dell’Udinese, mentre ieri sera abbiamo assistito ad una quasi non vittoria giallorossa, con il tiki-taka(?) di Luis che si è giustamente scontrato con la prima realtà ostica affrontata nell’ultimo “barcelloneide”(?) periodo.\r\nLo Juventus Stadium oggi pomeriggio avevo bisogno di vittoria, la Juve aveva bisogno di vittoria, ponendosi cosi in attesa del derby con umore rilassato e,perché no, persino iniziando a realizzare un pensiero più che concreto su quel triangolino che tante volte ha trovato casa alle latitudini di Torino.\r\nVa da sé che un applauso immenso al Cagliari è doveroso, ma gli isolani han semplicemente interpretato al meglio i dettami del loro tecnico, concentrandosi in maniera spasmodica sul centrocampo avversario limitandolo al massimo e dando quanto meno spazio possibile alle folate di Pepe o all’inventiva di Vucinic.\r\nMa è proprio in questi momenti che chi si vuol ergere a protagonista assoluta del torneo deve trovare continuità a quella splendida azione dell’1-0, riproponendo proprio le incursioni ed i tempi che in quell’azione erano state letali per gli avversari; pian piano la Juve però si è adagiata, tentando lo scontro muro contro muro e non riproponendo quelle qualità di incursione che sovente le han regalato soddisfazioni, meritando, c’è da dirlo, l’1-1.\r\nMa al di là della disamina tecnica, quel che preme è sedare gli spifferi di questo passaggio invernale, che devono essere ridimensionati e analizzati per quel che sono, ossia momenti di difficoltà che vanno affrontati, oggi però che la Juve è ancora prima; a voler fare gli “aggiustatori” con la squadra in rincorsa si rischierebbero soltanto spasmi psicologici pericolosi.\r\nNon affronteremo argomenti di calciomercato, sarebbe troppo facile e riduttivo, ciò poiché confidiamo sempre nella società, che oggi più di noi ha visto elementi che non riescono a fare il salto di qualità insieme a questa squadra; forse altrove per questi ragazzi sarebbe più facile, ma oggi al centro della difesa come in avanti, sulla fascia, abbiamo assistito a limiti tecnici sui fondamentali non da squadra prima in classifica, e ciò lo diciamo senza alcun pregiudizio nei confronti di nessuno.\r\nL’impegno è grande, lo si vede, ma i predetti limiti sono man mano sempre più evidenti dell’impegno; se si vuol davvero rendere la vita “amara” al Milan, cosi come all’Inter che,per via di quei limiti tecnici individuali molto più rari quasi certamente rientrerà, se si vuole combattere anche con il Napoli o con l’Udinese, allora vi è bisogno impellente di un’iniezione tecnica in rosa che possa, in ogni reparto, proporre alternative e cambi in corsa degni di squadra prima in classifica.\r\nBorriello è stato il primo, e vi prego di non giudicare i 10 minuti di oggi anche se, specie nel finale, abbiamo visto i movimenti di un giocatore che sa cosa fare; a ruota la stessa necessità la si avverte anche in difesa ed a centrocampo, per un rifiato fisiologico per coloro che da più di 4 mesi ormai non perdono una partita.\r\nLa prossima settimana ci sarà un match nuovamente significativo, contro un’Atalanta reduce da 2 sconfitte pesanti quanto immeritata quella di domenica scorsa; ad Antonio Conte il compito di ricompattare un gruppo che appare leggermente sfilacciato negli atteggiamenti, ed ai giocatori la “preghiera” di limitare al massimo le proteste in mezzo al campo nei confronti del compagno di squadra… così facendo si perde solo fiato inutile e fiducia nei propri mezzi. A questi ragazzi va ricordato che sono gli unici imbattuti, e che stan facendo cose che vanno al di là di ogni più rosea aspettativa.\r\nLe nostre critiche, se critiche possono definirsi, mirano solo a sminuire quegli spifferi ed a ridurli a semplice aria di passaggio , ridando alla squadra la cattiveria agonistica ed il cinismo che oggi sono andati un po’ smarriti.\r\nUltima considerazione, a proposito di “spifferi”. Già da più parti, in tv come in rete, si urla allo “scandalo” per il mancato rigore sul fallo di mano di Pirlo; invito questi signori a rivedere le partite delle prime della classe, dall’inizio del torneo. Senza voler scendere ora in noiose ed inutili statistiche, li sfido però a documentare il numero di “scandali” o presunti tali che tutte le squadre avrebbero avuto o commesso.\r\nCome è noto da anni ormai, lo sport nazionale del “tiro alla juve” non va mai in soffitta, ma si rinnova costantemente con nuovi interpreti, non appena (come spesso la storia evidenzia) la Juve si trova lassù.\r\nAd ogni modo, sia ben chiaro, era rigore; ma questa onestà intellettuale è alquanto rara altrove\r\nLa Juve (squadra) saprà limitare anche questi di spifferi, ne siamo certi.