Il nuovo tecnico dello Zenit, Luciano Spalletti, ha parlato anche della Juventus nella lunga intervista concessa stamane a “La Gazzetta dello Sport”. Per l’ex allenatore della Roma, la Vecchia Signora è ancora l’unica, vera, anti-Inter: “Chi è la prima rivale dei nerazzurri? La Juve. Il ritorno di Bettega vale come un grande acquisto, perché può riportare la pace tra tifosi e squadra. La Juve soffre la tensione. Tutto il calcio italiano soffre per le isterie degli ultrà: con questa tensione addosso i campioni rendono il cinquanta per cento in meno. Questo vale per la Juve, maanche per la Lazio, per il Torino. Per tutte le squadre che subiscono agguati da parte dei propri sostenitori”.\r\nSpalletti si esprime poi sul giovane collega Ciro Ferrara, finito inesorabilmente sulla graticola dopo i deludenti risultati collezionati dalla Juventus nell’ultimo mese: “La società deve difendere Ferrara. Ciro è stato bravo a non crollare. Se resiste diventerà un grande allenatore”, assicura il mister toscano. \r\nAltro personaggio discusso è Diego Ribas da Cunha, che dopo i due gol rifilati alla Roma all’inizio del campionato si è un po’ perso per strada: “Diego è un campione, l’ho sperimentato sulla mia pelle – spiega Spalletti -. Ricordate i gol dell’Olimpico? E’ tutta la Juve che vive una crisi d’identità. Ma ne uscirà”.\r\nIl tecnico dello Zenit non ha dubbi su quali possano essere gli uomini della svolta: “Del Piero. Lui è la storia di questa Juve. E’ un punto di riferimento. E non dimenticate Iaquinta: il suo infortunio ha pesato”.\r\n(Credits: Tuttojuve)