Spal-Juve un’analisi franca

Indubbiamente la Juve poteva fare di più contro la Spal, ma Allegri è primo con il miglior attacco e la miglior difesa, i piagnistei e gli isterismi lasciamoli agli altri

Voglio esser onesto e lucido fino in fondo e voglio togliere ogni ombra di dubbio sulla prestazione di ieri e sul risultato. Questo perché non sono io certo quello che vuole cercare scuse. La Juve ha perso 2 punti importanti su un campo che doveva esser facile, e li ha persi meritatamente in quanto non è riuscita ad esprimere tutto il suo potenziale. Questo va detto, vedremo più in la come per me non sia un dramma, ma andava subito sottolineato. Il risultato del campo, per quanto dimostrato dai nostri, è giusto e lo accettiamo. Non saprei dire cosa è accaduto e perché ci sia stato un contemporaneo calo di lucidità di molti che sembravano in forma smagliante come ad esempio Higuain e Dybala, certo non ha aiutato qualche errore dell’allenatore che a mio modesto parere, questa volta non ha letto la partita come da par suo. In più, ci metto un arbitraggio sconcio, come molti quest’anno (molte volte li ho sottolineati anche quando si è vinto), che ha consentito ai giocatori della Spal di praticare un gioco sporco e ostruzionistico e di effettuare una serie infinita di falli a metà campo su quasi tutte le nostre ripartenze. Diciamo più che un gioco, un sistematico killeraggio. In parte è anche giusto che loro lo facessero, visto che sono la Spal e incontravano la Juventus, e che hanno bisogno di punti per salvarsi. Assolutamente ingiustificato che l’arbitro lo tollerasse e su molti interventi facesse finta di niente senza fischiare nulla. Se c’è un regolamento-Massa ce lo dicano prima perché a me non mi risulta. Un arbitraggio veramente aberrante, mancano cartellini a iosa ai ferraresi. Un dato che mi è arrivato sottomano in queste ore, tra Atalanta e Spal la Juventus ha subito 57 falli. Mi pare una cosa fuori dal mondo, quasi 30 falli a partita. Questo è bene che lo denunciamo, come ripeto io facevo già quando si è vinto perché, se dobbiamo giocare a calci invece che a calcio, noi certo ne veniamo fuori penalizzati.

SPAL-JUVENTUS: HIGHLIGHTS E PAGELLE

Spal-Juve: gli errori di Allegri

Veniamo agli errori che a mio pare sono stati commessi da Allegri. In primis da 2 partite il mister, dopo tanto 433 è tornato al 4231, e devo dire non mi era piaciuto già contro l’Atalanta, dove all’inizio si era patito. Anche contro la Spal, soprattutto il centrocampo a 2 Matuidi-Pjanic, nel primo tempo ha sofferto moltissimo. Mi sarei aspettato un repentino cambio nel secondo tempo, con centrocampo a 3 mettendo magari Alex Sandro terzino e Asamoah mezzala e Douglas Costa a sinistra in attacco. Certo il fatto che ieri ci fossero ben 6 mancini in campo (Chiello, Sandro, Asa, Matuidi, Costa, Dybala) con tutto quello che ne consegue sul piano tattico, non ha aiutato il cambio di modulo in tal senso. Anche se questo è un problema di calcio mercato visto che con Bernardeschi abbiamo ben 7 mancini in rosa. Si sarebbe potuto per lo meno migliorare la situazione con un cambio che credo fosse auspicato da tutti, ovvero la sostituzione di Alex Sandro che ieri è stato disastroso. Togliendo il brasiliano per un centrocampista (Marchisio o Bentancur) si sarebbe potuti passare a un 433 più consono. Certo, le assenze di Cuadrado e Bernardeschi in una partita così, si sono fatte sentire parecchio. Due giocatori che saltano l’uomo e hanno sia il tiro che il cross potevano servire come il pane. L’altra mossa che avrei fatto, e Allegri ha fatto ma non nel senso che io avevo previsto, è l’ingresso in campo di Mandzukic, l’unico veramente bravo che abbiamo nel gioco aereo. Infatti anche con l’ingresso del croato il modulo non è cambiato e Manzo invece di andare in area a prender qualche pallone alto si è andato a mettere a sinistra, di fatto in posizione buona per crossare lui ad altri. Insensato.

Questa partita dopo 12 vittorie di fila non deve rappresentare un dramma, ci può stare un passo falso e infatti è successo. Fra l’altro un mezzo passo falso visto che in ogni caso ha portato un punto. Sono umani anche i nostri giocatori, hanno giocato 6 partite in 18 giorni, 15 in 40 giorni (il Napoli nello stesso periodo ne ha giocate 9) , ripeto a costo di esser ripetitivo, sono impegnati a marzo su tutti i fronti e stanno cercando di andare a mille. Non gli si può chiedere molto di più. Questa partita mi ha ricordato Juventus-Lecce 1-1 quello della famosa papera di Buffon quando eravamo testa a testa contro il Milan, e anche Parma-Juventus 1-0, quando dopo un filotto di partite vinte consecutivamente andammo a perdere contro l’ultima in classifica e di fatto già fallita. Molti hanno criticato poi il gioco di Allegri fatto di colpi dei giocatori e di saper aspettare l’occasione buona che di fatto ieri non è arrivata. Allegri appartiene a quella scuola di allenatori diciamo più pratici che belli, come Capello e Ancelotti ad esempio, gente che ha vinto molto senza per questo sviluppare un gioco che possa esser riconosciuto come un marchio di fabbrica, ma di fatto adattandosi di volta in volta alla squadra e i giocatori che allenavano. Allenatori più gestori di uomini che allenatori di campo. In questo ci metto anche il tanto decantato e per certi versi desiderato Zidane, in quanto non mi pare il Real abbia un gioco immediatamente riconoscibile come invece può esser il Barça. Ripeto, questo è Allegri, piaccia o no. Questo tipo di gestione ha prodotto 3 scudetti e 3 coppe Italia di fila, una Supercoppa Italiana e 2 finali di Champions conquistate, ricordiamolo, da outsider. Questo sta producendo a Marzo 2018 che la Juventus può ancora vincere tutto in quanto è avanti in tutte e 3 le competizioni cui partecipa. Questo ha prodotto nel campionato italiano, a fronte di un grande Napoli che sta facendo il Campionato migliore della propria storia e che potrebbe concludersi con un vincitore fra i 95 e i 100 punti (cioè tanta roba), che la Juventus in questo momento sia in testa con il miglior attacco e la migliore difesa. Certo si può fare di più. Come diceva l’avvocato Gianni Agnelli: ”Cosa ben fatta si può fare meglio”, pero’ piagnistei da bambini piccoli che se non vincono si portano il pallone a casa no per favore.