Partiamo dai fatti: Federico Ruffo, che fa parte della squadra di Report, è stato vittima di un attentato incendiario. Secondo la più accreditata delle versioni, qualcuno verso le 4 del mattino ha cosparso di benzina prima l’ingresso dello stabile in cui il cronista vive insieme alla famiglia, poi il pianerottolo e la porta d’ingresso del suo appartamento. L’apparente volontà di appiccare il fuoco non si è però concretizzata poiché l’abbaiare del suo cane avrebbe disturbato i malviventi. Insomma, per fortuna il piano criminale non è andato a buon fine ed a Ruffo va tutta la solidarietà di questo mondo.
Detto questo, però, da stamattina è partito uno sciacallaggio senza fine nei confronti della Juventus. Molte testate, televisioni e giornalisti che svolgono un importante ruolo nell’orientamento dell’opinione pubblica, infatti, sottolineano il fatto che Ruffo sia colui il quale ha confezionato l’inchiesta giornalistica sui presunti collegamenti tra la ndrangheta e la tifoseria organizzata della Juve. Da qui al dire “avete visto, toccano la Juventus e vengono subito intimiditi”, il passo è stato breve. Ma questo non è giornalismo: innanzitutto, nemmeno gli stessi inquirenti hanno effettuato, al momento, alcun collegamento tra le due cose, quindi si tratta di mere illazioni prive di alcun fondamento. Inoltre, il sottolineare che “Ruffo è quello dell’inchiesta sulla Juventus” è svilente nei confronti del lavoro svolto dallo stesso giornalista, che di inchieste ne ha firmate tantissime. E se fosse stato qualcuno toccato da altri suoi servizi ad aver reagito in maniera criminale, sarete pronti a chiedere scusa?
Nel mare di sciacallaggio, per fortuna, emerge qualche giornalista che si distingue solitamente per equilibrio e correttezza. Facciamo dunque nostre le parole della giornalista napoletana e di fede azzurra, quindi tutt’altro che juventina, Raffaella Iuliano. Commentando l’articolo pubblicato da Sportmediaset nel quale si fa riferimento espressamente all’inchiesta di Ruffo sulla Juve, la giornalista partenopea evidenzia: “Brutto episodio, senza dubbio. Ma cosa c’entra il mondo del calcio? Ragionate, prima di fare certi titoli […] Si tratta di un episodio di cronaca, ogni altro collegamento è una semplice illazione. E i giornalisti non dovrebbero farne”. Un’esternazione che ha fatto guadagnare alla Iuliano critiche anche da chi ha la sua stessa fede calcistica (e non è la prima volta che accade). Ma è una lezione soprattutto nei confronti di giornalisti che hanno molta visibilità ed anziché alimentare illazioni ed odio, dovrebbero contribuire a rasserenare gli animi in un contesto già di suo esacerbato.