Siviglia Juventus: le parole di Massimiliano Allegri e capitan Gianluigi Buffon nella conferenza stampa della vigilia. È una Juve incerottata quella che è sbarcata in Spagna alla ricerca del punto necessario a garantire il primo posto nel girone eliminatorio di Champions League. Oltre ad Asamoah e Padoin, non inseriti nella lista Uefa, Allegri dovrà fare a meno di ben 7 infortunati. Insomma, la solita emergenza che va avanti da inizio stagione: “Preoccupato per le assenze? No – replica Allegri – Mandzukic è influenzato, Evra ha preso una botta al ginocchio contro la Lazio. Khedira migliora, Caceres ha bisogno di lavorare. Lemina ha il solito problema al tendine rotuleo che lo sta frenando“.\r\n\r\nInsomma, meglio lasciarli riposare, anche perché il prossimo weekend ci sarà da affrontare la Fiorentina in campionato: “Ma io non faccio la formazione pensando ai viola – risponde subito Allegri – per un motivo: il primo posto al sorteggio è importante, perché squadre come Real, Barcellona e Bayern non le prenderemo. E poi vogliamo finire il girone imbattuti. Dobbiamo affrontare la partita nel migliore dei modi”.\r\n\r\nDopo cinque vittorie in campionato, la Juve vuole proseguire la striscia positiva anche in Champions: “Stiamo continuando un percorso iniziato l’anno scorso. Quest’anno siamo capitati in un girone molto difficile. Per questo faccio i complimenti ai ragazzi. Però domani è la partita più importante e più difficile. Stiamo crescendo perché stanno crescendo i singoli giocatori: anche Rugani, Zaza, il giovane Vitale… Il campionato? Siamo a -6 dal primo posto, ma non dobbiamo guardare le avversarie. Dobbiamo guardare alla nostra quota punti per entrare nelle prime posizioni. Io credo che fino al 10 maggio il campionato sarà aperto. In Champions stiamo facendo bene, in casa non abbiamo mai perso, abbiamo 2 punti in più rispetto all’anno scorso. Per questo – aggiunge – ripeto che sarebbe importante terminare imbattuti”.\r\n\r\nInfine un appunto su Dybala, vero e proprio valore aggiunto nelle ultime settimane: “Del valore del giocatore non ho mai avuto dubbi. Ha 22 anni, arrivava dall’unica stagione in A giocando e non giocando negli ultimi mesi, e quindi andava protetto. Ora sta facendo bene, ma arriverà un momento in cui dovrà rifiatare. E comunque – conclude – per diventare uno dei più grandi deve ancora migliorare”.\r\n
\r\nDi fianco all’allenatore della Juventus, c’è il capitano di mille battaglie, Gianluigi Buffon, che fa il punto sul cammino bianconero in Champions: “Non aver subito goal in Champions League significa che il nostro percorso di consolidamento europeo continua. Rispettiamo tanto il Siviglia: a livello europeo ha raggiunto grandi ed importanti risultati. Sappiamo – aggiunge – che domani si giocano tanto, ma anche noi inseguiamo un grande obiettivo. Sarebbe un peccato non provare a centrare il primo posto nel girone ed avere rimpianti a fine gara. Senza presunzione né spocchia, è una Juve che può fare gara con tutti. L’abbiamo dimostrato l’anno scorso”.\r\n\r\nLo scorso anno i bianconeri persero la finale contro il Barcellona, quest’anno Buffon è convinto di poter nuovamente arrivare fino in fondo: “Questa è la squadra che negli ultimi 15 anni ha modo di giocare simile rispetto a quella della finale di Manchester. La favorita? In questo momento storico, penso che nessuna squadra più del Barcellona sia accreditata al titolo. Ma se ci ricordiamo cosa accadde l’anno scorso, il Barcellona fino a dicembre, era una squadra fortissima, una squadra temuta, ma non brillava. Magari quindi vedevano Real Madrid o Bayern Monaco più favorite del Barcellona. Questo sta a significare che nell’arco di undici mesi cambiano in maniera forte le probabilità e le possibilità di vittoria. In questo momento il Barcellona è la più forte in assoluto, sia per quel che riguarda le squadre spagnole, sia per quel che riguarda le squadre europee”.\r\n\r\nIn campionato, invece, prosegue la rimonta: ora la Juventus si trova a 6 punti dalla vetta, nonostante un inizio davvero deludente: “In campionato guardando la classifica siamo quinti, è un segnale che c’è ancora terreno da recuperare. Per fare questo dobbiamo solo continuare a insistere sulla strada che abbiamo intrapreso da un mese a questa parte, poi su quelli che sono i pensieri altrui – conclude – , o ce li riveleranno o non so cosa possano essere”.