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Siviglia-Juve, le ultime: la partita di Di Maria

Il Fideo è chiamato a essere decisivo in una gara fondamentale per i bianconeri. Dubbio Vlahovic-Milik, certezza Bremer.

Una partita decisiva per le sorti della stagione e in cui serve tutta la classe di Di Maria. Allegri si affida al Fideo e alle certezze della squadra per la partita più importante dell’anno. Ecco le ultime in vista di Siviglia-Juve.

Una partita ripresa per i capelli all’ultimo istante all’andata, una partita che decide la stagione al ritorno. La Juve vola a Siviglia per affrontare la gara più importante dell’anno. Dopo l’1-1 dell’Allianz Stadium firmato Gatti al 97′, i bianconeri hanno l’ultima chance per raddrizzare un’annata travagliata andando a conquistarsi un posto nella finale di Budapest. L’Europa League è l’unico trofeo rimasto in palio a cui la Juve può ambire per evitare di chiudere a zero titoli come l’anno scorso. Max Allegri ha in mano una squadra che sta bene e che vuole ottenere un risultato importante.

Le ultime verso Siviglia-Juve: Di Maria deve essere trascinatore, Vlahovic rischia il posto

(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Con l’incombente nuova penalizzazione per il caso plusvalenze il secondo posto in campionato è a forte rischio e dunque la qualificazione alla prossima Champions League può passare anche da Budapest. La Juve sta bene e lo ha dimostrato nel match con la Cremonese, nonostante lo shock per il nuovo ko di Pogba. Alla Continassa il gruppo si è allenato sulla costruzione della manovra in situazione di pressione, cosa che accadrà molto al Sanchez Pizjuan dove il pubblico spingerà con tutte le sue forze il Siviglia.

Max Allegri parlerà stasera alle 19.40, ma ha già in mente la formazione da schierare. Sicuramente vuole una grande prova da Angel Di Maria, che dopo le ultime uscite appannate deve prendere in mano la squadra. In difesa il goleador dell’andata Gatti con il ritrovato Bremer e il capitano Danilo, mentre a centrocampo Fagioli vuole continuare nel suo momento d’oro. Davanti invece ballottaggio fra un Vlahovic sempre in crisi e un Milik che scalpita.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni