Signora e signore, buona giornata/9 – Sborniati già dal prepartita

(Di Giacomo Scutiero)\r\nEsistono due Napoli. Uno alla ricerca convinta dell’impresa, uno turn-overato che fatica. Europa o Italia è il dilemma: la scelta pare fatta, ma pare sbagliata. Il Catania lo aggancia, Montella se vuole può ancora sfottere L.Enrique.\r\nL’evento all’Olimpico ha volto e chignon di Ibra. Poca voglia, statico, anche nella torsione di testa che non lo spettina. Però avanza. Difficoltà propria nell’arrivare in porta, facilità degli altri nell’arrivarci. La sintesi più preoccupante di una squadra di calcio, la Roma.\r\nSprovincializzazione in caricamento. San Siro è la tappa che deve diventare semplice passo, ma è una storia di cinque anni. I lamenti di mezza settimana producono l’effetto Marchisio-Castellazzi-Rizzoli, sarebbe 1-3 all’intervallo. Eccezion fatta per Maicon, controllo assoluto dei ventinove volte sculettati. Imbarazzante la stasi della Sky cam sulla brilla coreografia della curva, molto nera a poco azzurra. Inter sopra Novara, Lecce e Cesena: è la notizia che poco dispiace a Gasperini.\r\nA differenza di Andersen, la favola degli asini volanti passa di moda. Terza pagina bianca di fila, stavolta scrive in grassetto Sannino. Occorre tornare al romanzo che allietava, gli altri hanno imparato a disegnare.\r\nGara di errori Udine, tra Abdi e Zahavi c’é indigestione. Di Natale non si adegua, fa sette e due come gol e posto in classifica. È il nostro orgoglio nella lista pallone d’oro, peccato sia il pallone d’oro a non dare orgoglio da un pezzo.\r\nNeanche contro Novara qualcosa in più di un vagito. Di Francesco continua a saltellare a bordo baratro. Meno rammarico per Tesser, in trasferta e di rimonta. Ma il movimento di classifica è lieve quanto pericolosa la situazione comune.\r\nL’Atalanta si batte così, Pioli tiene la lezione. Otto e sei mesi, l’ultima vittoria in casa e l’ultima esultanza di Di Vaio. Statistiche azzerate. Bologna dominante e scavalcante,Colantuono torna a pensare quel che è possibile: tenersi dietro l’Inter.\r\nLazzari prima, Gamberini poi, ma questo lo vede solo la moviola. Respiro Sinisa, la curva però ha già il verdetto su striscione. Romulo al posto di Cerci, penso si farà. Genoa rinunciatario, Malesani lo sa.\r\nGiampaolo prega ma non basta, non c’é altro strumento quando fai così. Giovinco prende una pausa anche dal dischetto, i centrali di dietro fanno il mestiere suo.\r\nRocchi fa cento, la Lazio diciotto. In Sardegna hanno belle donne e una bella squadra, ma Reja di trasferta è l’uomo-campionato. Non solo quello derby.\r\nStasera tutti a vedere le streghe, sabato si torna a posto.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni