(Di Giacomo Scutiero)\r\nZero a zero, il motivo scarno della giornata. Meglio l’antipasto dei primi piatti, poi il derby. La sosta rinfresca solo il clima, i giocatori accusano la stanchezza come fosse ancora ottobrata.\r\nLa discrezione dell’Inter, la prepotenza del Catania. Nove su dieci vince la seconda, cui basta il secondo tempo. Più che pazza stordita, in balia dell’aereo Montella. Va tutto storto tranne Cambiasso; la colpa è di Moratti, non ha controllato la scadenza della medicina Ranieri.\r\nIl Napoli era al San Paolo, ma s’aspettava i tedeschi nell’altro spogliatoio. Non so allo stadio, ma alla tv è dura non chiudere gli occhi. Giovinco non è capo formica, Modesto il suo collega che alla fine prende la decisione.\r\nQuando lo vedi ricordi perché vince le serie A ogni volta ci gioca. Si chiama Zlatan. C’è anche Robinho e la curva se ne accorge. Il Palermo fuori casa non è una squadra: ardito all’inizio nel gonfiare il petto contro il Milan, sfida il ritmo altrui. Una bella bambola, lo dice Mangia.\r\nVerona, ma sembra Torino. Quando Pirlo batte i corner senti gli applausi e non i fischi. Questi li prende Krasic, meritati: Conte ci ride su, irritato o rassegnato si vedrà e cambia poco. Di Carlo dubita di De Marco, Massimo Mauro gli ricorda che era calciatore e i blocchi in area non sono anticamera del calcio di rigore.\r\nHandanovic fa venire la febbre a Colantuono, l’Atalanta prende l’undicesimo punto. Guidolin sorprende mai, la prudenza è il suo dogma; intanto fa quello che fa Conte, la vetta resta di quei colori.\r\nLa sfida senza ko tra i discoli Ficcadenti e Sannino. Cellino fa i complimenti all’arbitro prima che ai suoi, in attesa del primo torto. Siena è compattezza, se non cede il fisico non lo superi.\r\nMalesani a colloquio con Preziosi, ma tutto a posto. Le colpe sono del primo, ha promesso troppo. Espulso Kaladze e sabato c’è la Juve, l’allenatore lo sottolinea in tv. Di Francesco respira solo perché i giornalisti gli fanno poche domande, l’aria salentina comincia a esser rarefatta.\r\nSolo Novara, poi Ramirez si mette di traverso. Tesser espulso perché dice che non c’è fuorigioco, ridere o piangere? Il primo pugno al cielo di Pioli e del Bologna.\r\n“Vi ho purgato anche io” da sfottò a missile a ricerca del mittente. Klose risponde con “Ti AmMiro”. La partita la Taglia in due il Vento dell’arbitro: è rigore (ed espulsione) solo per lui, Hernanes fa di errore virtù. Il profeta vero era a casa con Ilary: è stato il derby di Reja.