Signora e Signore, buona giornata / 2 – Comparsata Letale
(Di Giacomo Scutiero) Non farsi male per stare poco meglio, inezie per chi annaspa. Il BarcerRoma produce senza calciare; l’Inter è indecifrabile, ma sfiora i tre punti. Due quelli cuciti sulla fronte di Stekelenburg, attentato da Lucio. C’è posta per il brasiliano: dal divano di casa Elia tweetta con “affetto”.\r\nBergamo diventa una palude, ma l’Atalanta è già avanti. Due ore e mezzo di antipasto, Mangia resta a dieta.\r\nIl teorema senese di Conte è nessuna pietà. Vucinic è un’apparizione lunga quattro secondi più il replay, bastano per il becco di Matri. L’istantanea del pomeriggio è lo sbigottimento di Krasic dopo le istruzioni.\r\nUna settimana fa promette punti in trasferta, Malesani profeta. Jorquera riproduce l’allenamento in partita, sono perle. Lazio perseguitata dal due: i gol subiti e il secondo tempo opzionale.\r\nLa Formica è atomica (espulsa) e cresciuta (decisiva), Paloschi l’aveva ripresa. Il Chievo meritava, ma cede prima dei tre fischi.\r\nGila rischia molto, l’Udinese niente. La sorpresa non è il 2-0 ma la prudenza di Guidolin, una forzatura. Due su due. Come il Cagliari, un flashback di quarant’anni.\r\nTre non fanno per undici. Candreva, Eder e Mutu non smuovono il Cesena, per l’aeroplanino è sufficiente Maxi da fermo.\r\nBoateng, Robinho e Ibra non si regalano due volte. La fortuna di Spagna è assente a Napoli: Aquilani mette un ciuccio in bocca, Cavani mette tre palle in porta. Nesta da debito formativo. Domani è già terza giornata.