Signora e signore, buona giornata / 1 – Beati nella bolgia

(Di Giacomo Scutiero) Ben venga lo sciopero dei presidenti se l’effetto è questo campionato.\r\nVenerdì sera Lotito spaventa Galliani. Klose sposta più di Nocerino, l’immagine è un’aquila Olimpionica. Il volo laziale diventa meno veleggiato, Ibra recupera il forcone del Diavolo.\r\nIl Cesena mostra un attacco da Europa, il Napoli ha il suo da fare. Ma in dieci contro undici Hamsik pesa.\r\nIl primo aperitivo si prende a Torino, uno Spritz di gioco e gol. Su questo l’allenatore del Pescara ha ragione: quando insegni calcio spesso vinci. Gli esterni sono gli ultimi in gerarchia, ma Pepe pare il primo della lista. Lo scarto, col Parma e non solo, è l’unico centrocampista che giocherebbe nel Barça.\r\nA proposito di Spagna, Luigi Enrico annaspa. Totti o non Totti, lieti sono un laterale sinistro vero e un bosniaco senza timore. Il Cagliari vince comodo, Roma non si costruisce in una giornata.\r\nProfondo rosso per l’ex giallorosso. Di Francesco rileva la superiorità di chi ha fatto sudare l’Arsenal, Basta Di Natale.\r\nGilardino scorda lo stress e, piaccia o non piaccia, prende Montella a 141.\r\nLe neopromosse sono imbattute. Il mini Maxi Moralez infastidisce Preziosi, per sua fortuna l’oratorio Genoa dura un tempo.\r\nIl Palermo Mangia i campioni del mondo. Per Zarate è superflua la doccia, Sneijder serve eccome. Il mohicano del Salento ha la mira giusta, Julio Cesar battezza male. L’Inter non perdeva la prima dal 2000, c’erano Lippi e i calci in culo.