Si stava meglio quando si stava peggio
\r\n\r\nAlcuni organi istituzionali nati nel medioevo avevano l’importante funzione di riscuotere le odiate tasse, di difendere il regno da incursioni nemiche, ma soprattutto di mantenere l’ordine e l’organizzazione imperiale. Prendiamo come esempio “le signorie di banno”, quelle che, in qualche modo, svolgevano i compiti sopra citati, concentrando spesso il controllo nelle loro mani. Proteggere i territori da qualsiasi azione estranea alla normalità, inoltre, era una semplice consuetudine. Ma, tranquilli, non è una noiosa lezione di Storia…\r\nOggi ci poniamo una serie di interrogativi, ai quali abbiamo dato anche delle risposte sensate.\r\nCi chiediamo perchè la Juventus sia stata retrocessa, mentre le altre squadre coinvolte solamente penalizzate, o peggio ancora, nemmeno sfiorate. Ci chiediamo se la cupola fosse veramente composta da Moggi, Giraudo e Bettega o da Mediaset (Milan), Telecom (Inter) e Capitalia (Roma). Ci chiediamo come una semplice carta rosa (Gazzetta dello Sport) potesse rappresentare la fonte ufficiale da cui prendere spunto per le sentenze del processo. Ci chiediamo perchè un ex dirigente interista venne nominato Commissario Straordinario della FIGC. Ci chiediamo per quale motivo, nel 2006, la difesa juventina e la stessa dirigenza avessero preso la decisione di accettare il “calcio in culo”, la revoca degli ultimi due scudetti ed ulteriori punti di penalizzazione. Ci chiediamo troppe cose, ma, pian piano, le verità vengono a galla. Naturalmente non vengono a galla grazie alla spudorata lotta della dirigenza, della proprietà bianconera (?). Se adesso abbiamo la possibilità di vedere spiragli di luce, è solo per l’ennesima campagna difensiva e offensiva condotta da Luciano Moggi. E non è certamente una cosa che fa onore alla seconda dirigenza interista…\r\nL’intero trambusto non può neanche essere oggetto di vanto per quegli inquirenti che definiscono “lecite” le intercettazioni “morattiane” e “facchettiane”. Neanche per il colonnello Auricchio, protagonista assoluto del film “IO NON SO SPIEGARE” ed autore delle “palesi incongruenze nelle informative” su Sampdoria-Siena del Gennaio 2005 e su Udinese-Brescia dello stesso anno, entrambi prese in considerazione per ammonizioni che, poi, avrebbero dovuto favorire la Juventus nel match seguente. Ora, tutti attendono con ansia il 13 aprile sperando che la giustizia, almeno questa volta, nonostante tutti sappiamo quanto sia precaria e problematica, faccia il suo dovere. Ma forse, con delle signorie di banno ora saremmo più sicuri…\r\n\r\ndi Gianluca Scatena – Forza juve blog\r\n