Shock Mourinho: beccato con le mani nella cocaina | Era strafatto dalla testa ai piedi: squalificato
Beccato con le mani nella cocaina, atteggiamento per nulla professionale: scatta la squalifica
Una nuova avventura quella iniziata, pochi mesi fa, per José Mourinho. Dopo l’esonero dalla Roma lo “Special One” non ha avuto problemi nell’essere contattato da un altro team. Ovviamente estero pronto a puntare su di lui.
Il Fenerbahce, uno dei più importanti club turchi, ha deciso di puntare su di lui. Fino a questo momento, però, le cose non stanno andando bene. La classifica, infatti, parla chiaro: secondo posto in classifica ad otto punti di distanza dal Galatasaray capolista.
Il tecnico è uno dei personaggi più chiacchierati nel mondo del calcio. Sia in positivo che in negativo. Le sue uscite di scena non passano affatto inosservate ed, allo stesso tempo, fanno molto discutere.
Proprio come quello riguardante un episodio che lo ha visto protagonista, anche se non era affatto il solo. Una questione molto seria e delicata visto che si parlava, appunto, di cocaina. Beccato con le mani nel sacco, la squalifica era a dir poco inevitabile.
Beccato con la cocaina: la squalifica era obbligatoria
Arrivato in Italia grazie all’Inter, esplose definitivamente con le maglie di Hellas Verona e Parma. Tanto è vero che le sue prestazioni non passarono inosservate al Chelsea che, nella stagione 2003-2004, era passato all’imprenditore russo Roman Abramovich. Tra i folli acquisti dei ‘Blues’, in quegli anni, il nome di Adrian Mutu. Una esperienza, quella inglese, per l’ex attaccante della nazionalità rumena tutt’altro che soddisfacente dal punto di vista realizzativo.
Con mister Claudio Ranieri non riuscì a dimostrare tutte le sue qualità. Dopo l’addio del mister di Testaccio al club inglese approdò José Mourinho. Il rapporto tra il calciatore ed il tecnico fu subito dei peggiori. Motivo? Secondo quanto riportato da alcune fonti e media britannici pare che, nell’estate 2005, l’ex attaccante venne “beccato” dall’allenatore portoghese per i suoi problemi che aveva con la cocaina. Troppo per Mou che, dopo un breve colloquio con la dirigenza, fece di tutto per cacciare Mutu. Riuscendoci.
I problemi con la cocaina, poi il ritorno in Italia: squalificato per 7 mesi
Una vicenda che non tutti conoscevano quella riguardante Adrian Mutu. Nel settembre 2004, dopo due presenze nella seconda stagione con il Chelsee, venne scoperto positivo alla cocaina. Un mese più tardi venne licenziato dal club e squalificato per 7 mesi (fino al 18 maggio 2005) con multa di 20mila sterline da parte della Football Association.
Lo stesso che, dopo un anno vissuto in Inghilterra, fece subito le valigie e venne rispedito nuovamente in Serie A. Ad accoglierlo la Juventus, ma con i bianconeri restò solamente un anno. La storia, infatti, l’ha scritta con Cesare Prandelli che lo aveva avuto a Parma e ne aveva esaltato le sue qualità. Lo stesso fece con i ‘Viola’ dove divenne un vero e proprio idolo della squadra gigliata.