Che il calcio italiano fosse dominato dal caos lo si sa da anni e anni, anche se l’establishment che è venuto fuori dal post Farsopoli ha qualcosa in più, ovviamente in negativo. Nelle ultime ore, infatti, gli sviluppi che ha acquisito la vicenda relativa al rinnovo del contratto generale dei calciatori ha del paradossale. Protagonisti assoluti il Robin Hood dei giorni nostri, Massimo Oddo, e il tuttofare vice-presidente della FIGC Demetrio Albertini. \r\nIl difensore del Milan, o meglio stipendiato dal Milan ma fuori rosa, stando a quanto riportato dal quotidiano cartaceo ‘La Repubblica’ ha partecipato nei giorni scorsi ad una riunione con Beretta e Lotito, che sotto banco stanno mettendo su un sindacato calciatori parallelo (una sorta di “gladio”): esito di questo incontro è il convincimento che non si debba scioperare in quanto offensivo nei confronti della povera gente (d’accordissimo!). Peccato però, che Oddo non sia più portavoce del sindacato ufficiale, poichè lo stesso Campana lo ha silurato a mezzo stampa: “Oddo parla per conto proprio”, ha dichiarato all’Ansa. Come mai? Ebbene, prima della riunione con Lotito e Beretta, Oddo aveva presentato un documento a Campana, nel quale lo attaccava duramente per non aver consentito lo sciopero del 25-26 settembre. Incredibile ma vero: nel giro di neanche 48 ore Oddo si inalbera per il mancato sciopero, ma poi si risente con i colleghi che vorrebbero scioperare.\r\nRegista di tutto sembra essere Demetrio Albertini, vice-presidente FIGC, che però nella vicenda ha un ruolo ambiguo. Dovrebbe fare da pacificatore, per logica, invece partecipa direttamente a incontri segreti per poi minimizzare: “Quello con Oddo era solo un incontro tecnico, all’insaputa di AIC e FIGC, non so se all’insaputa della Lega”, le parole di Albertini riportate da ‘Repubblica’.\r\nMa come? Albertini partecipa ad un incontro come vice-presidente della FIGC e l’incontro avviene all’insaputa della FIGC? Albertini ha dimenticato di informare sé stesso?\r\nE non si ferma qui: “Non ci sono presupposti per l’accordo”, avrebbe rincarato Albertini. Non ci capisco nulla: l’ex milanista parla da calciatore o da vice-presidente FIGC. O sono in confusione io oppure Albertini dovrebbe fare un po’ di chiarezza in sé stesso.\r\nAmmetto di essere in difficoltà, e non credo che l’incontro Lega-AIC organizzato per domani da Abete (all’insaputa della FIGC anche se è presente il Presidente?) riuscirà a fare maggiore chiarezza: i falchi dell’AIC (come li definisce Fulvio Bianchi di ‘Repubblica’) non ci saranno e indiranno uno sciopero per il 14 novembre, mentre Robin Hood e la sua combriccola saranno presenti. Abete forzerà la mano nominando un “commissario” che dovrà formulare il nuovo contratto. Una soluzione che lascerà tutti scontenti e che creerà ulteriori frazionamenti e divisioni.\r\nQualcuno ai tempi di Calciopoli, ops Farsopoli (ogni tanto capita anche a me qualche lapsus), titolò “Calciocaos”: mi piacerebbe sapere quale titolo suggerisce l’arguzia della loro penna per una tale situazione, che se non fosse ridicola, potremmo definirla un insulto all’intelligenza e alla dignità degli italiani.\r\n\r\nDi Mirko Nicolino per Juvemania.it