Serie A Chievo-Juventus 1-2: le interviste ad Alessio, Buffon e Matri

Antonio Conte ha scontato contro il Chievo il primo dei due turni di squalifica inflittigli dal giudice sportivo, ma Angelo Alessio non lo ha fatto rimpiangere oggi in panchina. “Il Chievo ha tirato in porta solo una volta e ha segnato, ma abbiamo sempre avuto la partita in mano. Non abbiamo gestito bene i primi dieci minuti della ripresa, ma poi abbiamo controllato bene le ripartenze. Abbiamo sempre tenuto la partita in mano e portato a casa un risultato importante”, ha dichiarato l’allenatore in seconda della Juventus a fine gara. Sono andati in gol Matri e Lichtsteiner, entrambi al termine di azioni manovrate: “Questi gol sono frutto del lavoro. Spesso questi giocatori si fermano a fine allenamento a provare i tiri in porta e guarda caso oggi sono andati entrambi a segno”, prosegue Alessio, che infine scaccia le nubi della crisi. “Abbiamo sempre giocato al meglio delle nostre possibilità. Alcune partite non ci hanno premiato come risultati, ma le prestazioni ci sono sempre state. Il Napoli sta facendo bene, si è rinforzato con il mercato di gennaio, ma noi continuiamo a lavorare, consapevoli della nostra forza”.

Il Napoli aveva momentaneamente agganciato la Juventus dopo il successo sul Catania, ma i bianconeri li hanno ricacciati indietro: “Ben vengano altre pretendenti allo scudetto – dichiara Gigi Buffon al termine della vittoria sul campo del Chievo Verona – Le rivali possono farci solo bene: certi giocatori, più vengono messi sotto pressione, meglio rendono. E ora non si darà più per scontato il fatto che la Juve vincerà lo scudetto. Questo permette anche di apprezzare di più le cose. A fine dicembre sembrava avessimo già vinto il campionato perché non c’erano concorrenti. Ora invece ci sono e si sono svelate. Siamo nella bagarre sportiva e non dobbiamo giocare più solo contro noi stessi. Giocare sapendo che non si può sbagliare crea stimoli”.

Anche il capitano, come Angelo Alessio, non crede ad una crisi bianconera: “Analizzando le gare in cui non abbiamo vinto, tutto ci è girato storto. Non accampo alibi, anche perché quando le cose vanno male, vuol dire che hai una predisposizione a farle andare in quel modo. Forse abbiamo avuto un pizzico di presunzione, dando per acquisiti altri risultati”, ha proseguito Buffon, che poi ha commentato il ritorno al Gol di Matri.  “Ale quando gioca riesce sempre a far si che si parli di lui e spesso in maniera positiva. Oggi ha fatto un gran gol, ci ha fatto vincere. La sua bravura è saper rispondere presente quando viene chiamato in causa e questa è una grande qualità. Il Napoli? E’ una squadra completa, ci credono e vogliono compiere l’impresa che abbiamo compiuto noi l’anno scorso. Giocano assieme da tanti anni, hanno un’organizzazione consolidata, un ottimo allenatore e dei singoli importanti. Hanno tutte le carte in regola per lottare per lo scudetto., ma certo, noi non staremo a guardare.  Dobbiamo giocare in modo convincente come abbiamo fatto sino a un mese fa. A quel punto le altre possono fare quello che vogliono…”

Raggiante per il gran gol segnato, Alessandro Matri commenta così la sua prestazione ai microfoni dei giornalisti di Sky Sport’: “Mi è sembrato un bel gol. Strano, perché di solito quando calcio bene non segno. Oggi invece è andata bene e abbiamo dato una grande risposta al Napoli. Queste sono le partite che ti fanno vincere i campionati, non gli scontri diretti. Lo scorso anno le abbiamo vinte da grande squadra e oggi abbiamo sfornato una grande prestazione. Abbiamo sofferto un po’ in avvio di ripresa, ma poi siamo stati bravi a portare a casa i tre punti”. Una prestazione, quella di Matri, che ha fatto pensare a molti che forse fin qui è stato impiegato poco… “A tutti piace giocare, ma purtroppo si va in campo in 11. Come in tutte le squadre ci sono delle gerarchie. Non si può che dare il massimo per cercare di mettere in difficoltà l’allenatore. io non mi accontento di essere una riserva e lavoro per giocare titolare. Le gerarchie vanno rispettate, ma si può provare a ribaltarle”, conclude Alessandro.