La Juventus sta andando incontro ad un corposo ridimensionamento che inevitabilmente avrà ripercussioni su tutti gli aspetti sportivi e finanziari. Spesso si leggono in giro post social esultanti da parte di tifosi: “Meglio se non andiamo in Champions, così mandano via l’incapace in panchina”; “un anno di Europa League ci farà bene”; “meglio affondare del tutto che qualificarci in Champions e continuare a galleggiare”. Augurarsi che la propria squadra finisca il ciclo nel peggior modo possibile, significa solamente augurarsi di tornare a vincere il più tardi possibile.
Sì, perché nessuna ricostruzione è immediata e se ti ridimensioni incassi di meno da tutte le parti. Senza la Champions League, infatti, la Juve perderebbe Ronaldo e qualche altro pezzo pregiato, ridimensionando i propri obiettivi, ma anche l’immagine e l’appeal degli sponsor. Basti pensare a quello tecnico, Adidas, che ha siglato con Juventus un contratto fino al 30 giugno 2027. Il contratto prevede 46 milioni di euro fissi l’anno nelle casse del club, più delle royalties varie che portano la cifra oltre i 50 milioni.
Il contratto, nonostante non fosse a scadenza imminente, è stato ridiscusso dopo l’arrivo di Ronaldo, che ha esposto inevitabilmente il brand Juventus verso nuovi mercati e ampliato notevolmente la visibilità. Allo stesso tempo, però, senza Ronaldo, ma soprattutto senza la Champions League, gli sponsor possono chiedere il conto alla società bianconera. Riassumendo: cari bianconeri, avete voluto di più perché eravate in crescita, ora valete di meno, vi diamo di meno.
Tornando nello specifico ad Adidas, il colosso tedesco dell’abbigliamento si è a tal proposito cautelato e nel contratto infatti si legge: “Il contratto prevede altresì alcuni meccanismi di riduzione del corrispettivo fisso che adidas potrebbe attivare nel caso in cui Juventus non partecipi alla Lega Serie A o alla UEFA Champions League”. Ricapitolando: con un bilancio che va verso i 200 milioni di rosso, senza 90 milioni circa derivanti dalla Champions, ci saranno da prevedere anche introiti minori da parte dei partner commerciali. La ricostruzione sarà molto complicata, non c’è nulla di cui esultare.