Se non sarà radiato, Moggi torna alla Juventus da luglio

Il trionfo della Roma a Torino spazza via la Juve piccola piccola di Gigi Delneri che, dopo essere stata sbattuta fuori dall’Europa League addirittura nella fase a gironi, con sei pareggi in sei gare, fallisce anche il secondo obiettivo stagionale: la Coppa Italia. Ranieri si prende un’altra rivincita sulla società che un anno e mezzo fa l’aveva inverecondamente fatto fuori, a sole due giornate dalla fine, pur avendo compiuto un lavoro eccellente. Gli elogi al signore di Testaccio non sono mai troppi: tre mesi fa la Roma aveva undici punti di distacco rispetto alla Lazio, ora scavalcata in classifica; in campionato la squadra è terza a sei punti dal Milan, ha appena conquistato la semifinale di Coppa Italia dove affronterà l’Inter, è negli ottavi di finale di Champions League; la società non conosce ancora il suo nuovo padrone, ma tecnico e giocatori fanno finta di nulla e volano; nelle scorse settimane Totti e Vucinic avevano litigato con l’allenatore e lo spogliatoio sembrava sul punto di trasformarsi in un Bounty. Eppure, Ranieri ha tenuto fermo il timone, ha domato i ribelli, ha ricominciato a vincere. Alla Juve è successo esattamente l’opposto: Marotta ha portato a Torino 13 nuovi giocatori (11 in estate, Toni e Barzagli in gennaio); ha ceduto fra gli altri Trezeguet, Zebina e Camoranesi; ha avuto carta bianca, ma la rivoluzione per ora è fallita, la squadra è malinconicamente sesta in classifica a 9 punti dai rossoneri e i tifosi sono fuori dalla grazia di Dio mentre Agnelli pensa a Capello e a Moggi che, se entro il 30 giugno non verrà radiato, il 1° luglio rimetterà trionfalmente piede in Corso Galileo Ferraris. Lo sanno anche i muri della sede bianconera. \r\n\r\nLe rivali, intanto, sono scatenate. L’Inter campione del mondo ieri sera ha preso Pazzini, dopo essersi assicurata Ranocchia e Kharja; il Milan capolista ha risposto con Cassano, Emanuelson, Van Bommel e Didac Vilà; il Napoli ha piazzato il colpo Ruiz, ma non è finita. E meno male che il mercato di gennaio sarebbe dovuto essere loffio e grigio. Se la Juve non corre ai ripari entro le 19 di lunedì, il solco con la concorrenza rischia di diventare un abisso. Altro che scudetto: così com’è, la Juve rischia di non entrare manco in Champions League.\r\n\r\n(Di Xavier Jacobelli per ‘Quotidiano.net)