Quanto affermato ieri dai sette saggi che hanno rivoluzionato la giustizia sportiva dà soddisfazione alla Juventus, ma provoca tanta rabbia per quanto successo nei mesi scorsi. L’importante è guardare avanti con fiducia e proseguire su quella strada tracciata dai ricorsi al Tar, alla Corte d’Appello di Roma e alla Corte dei Conti. Sì, perché in sostanza, i saggi hanno detto che sul tema di assegnazione e revoca degli scudetti sono competenti i consigli federali. Esattamente, proprio quel consiglio federale che sette mesi fa, davanti alla decisione di revocare all’Inter lo scudetto 2006 si dichiarò incompetente. Da oggi in poi, la Federazione non potrà più sottrarsi alle proprie responsabilità, ma come la mettiamo con il ‘tricolore di cartone’? Lo facciamo passare in cavalleria?\r\n\r\nNiente affatto, e vista che la Juventus sosteneva proprio quello che hanno sostenuto ieri i saggi, gli avvocati del club bianconero hanno ora un’arma in più da utilizzare durante i ricorsi. L’avvocato Briamonte e soci, infatti, si preparano a impugnare il parere dei saggi e produrlo a supporto delle proprie tesi in prima istanza presso la Corte d’Appello il 14 febbraio, dove la Juventus ha fatto ricorso contro la mancata decisione del Tnas. Poi sarà il turno del Tar e della Corte dei Conti, anche se di date certe non se ne hanno. Che qualcosa non tornasse nel comportamento della Federazione, che ha utilizzato due pesi e due misure tra 2006 e 2011, era chiaro, ma ora c’è anche la certificazione dei ‘saggi’ voluti fortemente dal presidente del Coni Petrucci.