Scongiurato lo sciopero: a ore l’ufficialità

Sabato 11 e domenica 12 dicembre la serie A sarà regolarmente in campo. Se le dichiarazioni dei rappresentati della confindustria del calcio e dell’Assocalciatori, al termine di una trattativa in Figc lunga sette ore, sono ancora leggermente discordanti, in realtà le posizioni confluiscono in un accordo che vede nel ruolo di Giancarlo Abete la chiave per porre fine alla diatriba. Grazie al presidente federale, infatti, è stata raggiunta l’intesa sui primi sei punti (su sette) del patto.\r\nNon avrà vincoli temporali, il presidente della Figc, semmai la piena fiducia dei duellanti: “Ma non definitemi commissario – puntualizza Abete -. Certo, ho la responsabilità di definire il nuovo applicativo. Se il mio lavoro non venisse apprezzato? Di sicuro la mia valutazione non determinerà strappi. Non ha importanza se il testo che preparerò verrà inserito nel contratto, o resterà a latere. Ci avviamo ad apporre le firme, l’accordo avrà durata triennale”. \r\nNella serata di ieri è partito il giro di consultazioni tra i calciatori: solo un colpo di scena, per non dire di testa, potrebbe rendere vani gli sforzi fatti in giornata. Sorprese, in realtà, non sono previste: “Si va verso la revoca dello sciopero, c’è ottimismo, ci sono buone possibilità di chiudere la partita”, conferma il presidente dell’Aic, Sergio Campana. L’annuncio ufficiale è atteso per oggi. Al più, si potrà sentir parlare di un congelamento.\r\nSe il programma verrà rispettato, domani gli avvocati delle parti si rivedranno in via Allegri per mettere nero su bianco: “La firma è a un passo, non posso escludere che avvenga già giovedì. È stata una giornata di trattative molto positiva, sui sei punti c’è l’accordo e questi saranno scritti in maniera condivisa”, così il presidente della Lega calcio, Mario Beretta.\r\nNell’ambito della contrattazione i club hanno registrato un successo anche sugli aspetti legati alla flessibilità dei contratti. Per quanto riguarda le attività extracampo, la gestione degli infortunati, i collegi arbitrali, i codici e le sanzioni disciplinari, le distanze sono minime e di facile soluzione.\r\n\r\n(Credits: ‘La Stampa’)