A velocità da lumaca, rispetto al processo frettoloso della scorsa estate, e senza titoloni su alcun giornale, proseguono gli interrogatori del pool del superprocuratore Stefano Palazzi in merito alle note vicende del calcioscommesse. Stamattina è stato il turno di Giuseppe Sculli: “Non abbiamo detto nulla. Perché? È un nostro diritto”, ha dichiarato all’uscita dagli uffici di via Po, l’avvocato Paolo Rodella che ha assistito all’audizione del centrocampista della Lazio assieme all’avvocato Maurilio Prioreschi (legale di Luciano Moggi per il processo di Calciopoli). L’ex rossoblu, dunque, si è avvalso della facoltà di non rispondere in merito alla presunta combine di Lazio-Genoa (4-2, il risultato finale) disputata il 14 maggio 2011.\r\n\r\nOra tocca al capitano della Lazio, Stefano Mauri (finito in carcere la scorsa estate) del massaggiatore del club capitolino, Massimo Romano Papola e dell’ex genoano Omar Milanetto. Non è ancora dato sapere quando giungeranno i deferimenti per questi tesserati: rinviati da agosto a fine settembre, ora i provvedimenti per questi tesserati potrebbero addirittura giungere con l’anno nuovo. Mentre ci sono quindi tesserati che stanno scontando una pena con grave danno per il rispettivo club (vedi Conte), c’è chi continuerà a giocare e segnare per altre settimane. In caso di condanna, per garantire la regolrità del campionato, verranno sottratti i punti ai club coinvolti? La risposta la conosciamo già…