Scommessopoli Masiello confessa: “Avevo paura di saltare in aria”
Nuovo capitolo per il calcioscommesse. A Bari Andrea Masiello, ex capitano dei pugliesi e attualmente difensore dell’Atalanta, è stato interrogato dal pm Ciro Angelillis. Secondo quanto trapelato dai media oggi, il calciatore, cresciuto nel vivaio della Juventus avrebbe ammesso di aver accettato denaro per combinare una partita (Palermo-Bari 2-1), ma di averlo fatto per paura della mafia locale e degli zingari: “Temevo mi saltasse in aria la macchina”. Secondo quanto trapela dai verbali dell’interrogatorio, inoltre, il denaro ricevuto in quell’occasione sarebbe stato restituito a causa del mancato tarocco della partita.\r\nSecondo ‘La Gazzetta dello Sport’, i problemi di Masiello sarebbero iniziati già nel 2008, quando Iacovelli (infermiere che faceva da tramite fra criminalità e giocatori) gli presentò Antonio Bellavista, ex capitano del Bari. Da quel momento ci sarebbe stata l’escalation di pressioni e paura: al giocatore, infatti, sarebbero stati offerti 80mila euro per combinare in tutto quattro gare (Bari Chievo 1-2, Bari-Samp 0-1, Palermo-Bari 2-1 e Bari-Roma 2-3). Addirittura, Masiello avrebbe anche ammesso che “altre sfide del Bari sono state alterate. La sensazione è diventata quasi certezza in campo. Ora toglierei il quasi”.