Schick: lunedì 7 agosto nuove visite, se le supera…

La settimana prossima si potrebbe riaprire la trattativa tra Juventus e Sampdoria per Patrik Schick: dipende tutto dall’esito degli esami medici

Per Patrik Schick si avvicina il giorno della verità: lunedì 7 agosto il centravanti della Sampdoria si sottoporrà a nuove visite mediche dalle quali dipenderà l’idoneità all’attività agonistica. La Juventus lo aveva praticamente preso dai blucerchiati per 30,5 milioni di euro prima della scadenza della clausola rescissoria, ma poi ha rinunciato ufficialmente all’acquisto, di comune accordo con la Samp, per alcuni problemi riscontrati al J Medical. Ne è nato una sorta di caso mediatico, fatto di indiscrezioni e rumors che in certi casi non hanno avuto rispetto per le condizioni di salute del ragazzo.

Intercettato ieri da ‘Sky Sport’ nel ritiro blucerchiato di Bogliasco, Schick si è lasciato andare ad una frase eloquente: “Non sono arrabbiato con la Juventus”. Perché mai infatti dovrebbe avercela con la Signora, come ha lasciato intendere qualche organo di stampa? Il club bianconero ha messo davanti a tutto la salute del ragazzo, che non avrebbe ancora abbandonato l’idea di vestire la maglia bianconera. La stessa dirigenza del club torinese continua a seguire gli sviluppi della situazione e secondo quanto riferisce oggi ‘Tuttosport’, all’orizzonte potrebbe esserci un’altra intesa.

Schick vuole solo la Juve: le nuove condizioni

Difficile che ci sia un trasferimento a titolo definitivo: si parla di un possibile prestito con diritto di riscatto o di affare rinviato di una o due sessioni. Schick potrebbe tornare di moda a gennaio nel caso di qualche partenza in prestito dal reparto offensivo (Pjaca?), oppure la prossima estate, dopo un altro anno di esperienza a Genova, dove avrebbe sicuramente più spazio. Pavel Paska, agente del centravanti ceco, tra l’altro, avrebbe ribadito alla Samp la volontà del giocatore, che è quella di qualche settimana fa: vuole vestire solo la maglia bianconera, quella che fu del connazionale e icona Pavel Nedved. L’Inter, dunque, continuerà a trovarsi la porta sbarrata anche se non sembra essersi ancora arresa.