Sembrava dovesse essere solo un’azione di disturbo, poi la Juventus ha cominciato a fare sul serio per Romelu Lukaku. E il Manchester United ha cominciato a fare sul serio per Paulo Dybala, apparecchiando uno scambio che al momento non convince del tutto i tifosi della Vecchia Signora. Secondo tanti supporters bianconeri gli inglesi ci guadagneranno, ma se una dirigenza competente come quella della Juve decide di “scaricare” il numero 10, vuol dire che abbiano valutato tutti i pro e i contro dell’operazione.
Dybala molto probabilmente pagherà il rendimento altalenante delle passate stagioni, oltre ad una vita lontano dal campo che diverse volte è stata oggetto delle critiche societarie. Considerato “il nuovo Messi” da tanti addetti ai lavori, l’argentino non ha mai fatto davvero quel salto di qualità a livello internazionale che gli avrebbe consentito di passare dallo status di “grande giocatore” e quello di “top player”. Categoria nella quale non rientra nemmeno Romelu Lukaku, ma che sicuramente è considerato più consono al progetto dal nuovo tecnico Maurizio Sarri, che Dybala non saprebbe dove metterlo nel suo 4-3-3.
Insomma, si diceva che il male di Dybala fosse Massimiliano Allegri… Arriva Sarri e la Juve lo scarica ugualmente. Per quale motivo? Sicuramente per un affare economico di proporzioni bibliche. Come sottolinea Calcio e Finanza, considerando 85 milioni di valutazione per Lukaku e 100 per Dybala, la Juventus metterebbe a bilancio una plusvalenza da 83,3 milioni di euro. Al 30 giugno 2019, il valore a bilancio de La Joya è infatti di 16,65 milioni. Nel conteggio si devono aggiungere i 12,9 milioni di euro di ingaggio lordo (da reinvestire per quello di Lukaku pressoché identico) e 5,5 milioni di ammortamento.
Lukaku, peserebbe a bilancio circa 30 milioni di euro a fronte di una plusvalenza da oltre 83 milioni. Se sarà un affare sportivo lo dirà il campo, ma di sicuro sarebbe un affarone a livello finanziario.