Alla faccia dello ”Scansulo” ci ritiriamo dalla partita contro i neroverdi con una vittoria sofferta e con i cocci rotti. Oggi gli accertamenti hanno stabilito che Dybala ne avrà per qualche settimana, mentre McKennie e Chiesa non hanno nulla di grave ma sarà difficile vederli impegnati contro il Genoa in coppa Italia, per lo meno a livello precauzionale. Il Sassuolo ha giocato una gran partita, forse un poco eccessiva nella durezza in alcuni dei suoi uomini, se n’è accorto anche il Var che li ha lasciati in 10. Nonostante l’inferiorità numerica si sono fatti valere e grazie anche alla nostra mollezza, seppure in 10, hanno raggiunto il pareggio. La cosa un poco assurda invece, non è tanto la distrazione del pari che c’è stata ed è grave, la cosa non tanto concepibile è il palleggio che quelli del Sassuolo ci hanno imposto per svariati minuti nonostante appunto l’inferiorità numerica.
Di contro c’è da dire che Pirlo, fra le varie assenze anticipate e quelle che si sono poi proposte con il passare dei minuti, ha dovuto mischiare le carte con quello che aveva. La Juventus del primo tempo ad esempio con Bentancur, Arthur e McKennie, nonostante non avesse creato molto, sembrava una squadra più ordinata di quella con Rabiot, Ramsey e Kulusevski. Nel secondo tempo è venuta fuori una bella partita con molte occasioni sprecate da parte nostra, ma anche con tante possibilità date agli emiliani per farci lo scherzetto. L’ho già detto e lo ripeto non amo questo tipo di calcio preferisco sempre concedere poco.
Vorrei sottolineare la prova di tre giocatori. Arthur che trovo assolutamente imprescindibile. Ha ordine e giocate verticali e non ha paura di impostare guardando in faccia il proprio avversario; di conseguenza non viaggia a ritroso verso Szczesny. Il secondo giocatore che voglio menzionare è Danilo: accolto come un pacco postale e vituperato al cospetto di Cancelo, con cui si sono scambiati la maglia neanche Cancelo fosse Garrincha. Ad oggi Danilo è uno dei due o tre migliori della stagione e ieri amio modesto parere è stato il migliore in campo. L’ultimo è Kulusevki. Oggi Kulu come lo chiamano i compagni è un giocatore che non si può tenere in panchina. La sua fisicità ci serve come il pane, perchè questo giovane ragazzo oltre ad avere dei piedi buonissimi ha proprio nel fisico l’arma che serve a questa Juventus un poco molle. Credo che sia oltremodo necessario oggi far giocare i migliori e non i nomi. La Juve ha vinto e ancora una volta non ha proprio convinto. Continuiamo a guardare avanti ora che siamo indietro, perchè proprio ora più che mai, vincere è l’unica cosa che conta.