Sassuolo – Juventus: vietato fallire al Mapei Stadium di Reggio Emilia

Il rocambolesco 3-3 interno con il Parma ha di nuovo evidenziato gli scricchiolii difensivi della Juventus. Contro il Sassuolo urgerà migliorare nettamente

Chi parla di Juventus in crisi deve subito astenersi dallo spropositato consumo di superalcolici. Di contro, però, è scattato un campanello d’allarme che invita a un’oculata riflessione. Il 3-3 casalingo con il Parma ha mostrato una Juve dai due volti: senza dubbio positiva in fase offensiva, in grado di creare svariate occasioni da gol, su tutte i due clamorosi legni di Khedira, nonché una Vecchia Signora che ha espresso un buonissimo calcio per lunghi tratti, ma parecchio deficitaria in fase difensiva; basti pensare alle tre reti subite figlie dei regali di una retroguardia bianconera che si è sgretolata paurosamente ed è crollata sotto i colpi di Barillà e Gervinho. Anche contro i gialloblu, purtroppo, la tenuta mentale è costata cara all’undici di Massimiliano Allegri, blackout psicologico che si è ripercosso irrimediabilmente su una difesa assai fragile in questo preciso momento della stagione. Dato, questo, tanto preoccupante quanto insolito per Madama, poiché da diversi anni la solidità difensiva rappresenta l’autentico punto di forza della compagine bianconera. Mentre oggi, in questo periodo, è il vero tallone d’Achille.

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Domenica 10, alle 18:00, al Mapei Stadium-Città del Tricolore contro il Sassuolo, la Juventus avrà l’obbligo di lanciare un segnale forte e chiaro proprio sul piano mentale e sotto l’aspetto difensivo. I neroverdi, attualmente all’undicesimo posto in classifica e a + 13 dal Bologna terz’ultimo, giungeranno alla gara con i campioni d’Italia privi di Duncan, Marlon e Sernicola. Mister De Zerbi sembrerebbe intenzionato a schierare un 4-3-3 formato da: Consigli; Lirola, Ferrari (Magnani), Peluso, Rogerio; Locatelli, Bourabia (Magnanelli), Sensi; Berardi, Babacar, Djuricic. Per Massimiliano Allegri, invece, senza Barzagli, Bonucci, Chiellini, Cuadrado e Douglas Costa, ipotizzabile un 4-3-2-1 costituito da: Szczesny; De Sciglio (Cancelo), Rugani, Cáceres, Alex Sandro; Bentancur (Khedira), Pjanic, Matuidi; Dybala (Bernardeschi), Cristiano Ronaldo; Mandzukic. Occhio a un eventuale impiego dal primo minuto di Emre Can, sul centrodestra, nella mediana a 3. Se giocasse Federico Bernardeschi dall’inizio i bianconeri potrebbero schierarsi con un 4-3-3 puro, che vedrebbe in attacco l’ex Fiorentina largo a destra, CR7 sull’out opposto e Mandzukic in posizione di centravanti. In questo caso, Khedira titolare al fianco di Pjanic e Matuidi.

Sassuolo – Juventus: il copione tattico

Il Sassuolo targato Roberto De Zerbi presenta dei principi di gioco ben strutturati e definiti, ossia: costruzione bassa nell’avvio dell’azione cercando di alzare il pallone il meno possibile, gli esterni bassi che, tendenzialmente, si comportano in modo differente, cioè uno molto aperto e alto e l’altro più dentro il campo, i due esterni alti partono parecchio larghi, sia per effettuare tagli e aggredire il primo o il secondo palo, sia per consentire l’inserimento a fari spenti delle mezz’ali che accorciano verso la porta avversaria in maniera da riempire l’area di rigore o per occupare gli ultimi 16 metri. Ma il punto nodale del calcio praticato da questo Sassuolo è quello di avvicinarsi in zona gol attraverso il palleggio, senza mai buttare la palla. In fase di non possesso i neroverdi effettuano un pressing ultraoffensivo volto a chiudere gli appoggi e a schermare le linee di passaggio, ma sono anche perfettamente in grado di disporsi con cinque uomini a metà campo, grazie all’abbassamento delle due ali, per aumentare la densità nella terra di mezzo e scongiurare situazioni di inferiorità numerica.

La Juventus dovrà giocare al massimo a 2-3 tocchi proprio per evitare il pressing alto della prima linea, oppure, cercare il lancio lungo sulla punta e sfruttare la seconda palla. Soprattutto contro un avversario come il Sassuolo sarà fondamentale velocizzare al meglio il giro palla e muovere la sfera da un lato all’altro del terreno di gioco per costringere il pacchetto arretrato sassolese a spostarsi in continuazione. In fase di non possesso gli uomini di Allegri dovranno sempre mantenere la corretta distanza fra i reparti, senza mai allungarsi come sovente, purtroppo, è accaduto nelle ultime uscite. Sarà indispensabile proteggere la terza linea con il giusto filtro a centrocampo, rimanendo corti e stretti. Tornare alla vittoria dovrà essere l’unico imperativo in casa Juve. Però, per ottenere il bottino pieno servirà ritrovare l’invulnerabilità difensiva, reale prerogativa anche (e soprattutto) della Juventus di Allegri. Questo dovrà scaturire da un atteggiamento mentale lucido dall’inizio del match fino al triplice fischio arbitrale. Ora come ora, battere il Sassuolo con un clean sheet sarebbe di primaria importanza. Salutare anzitutto dal punto di vista psicologico.