Sarri: “Vedo rimonte anche in Serie B, il momento è questo”

Maurizio Sarri spiega gli ultimi risultati negativi nella conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Lazio: “Non teniamo le partite per 90 minuti”

Maurizio Sarri ripete lo stesso refrain dei giorni scorsi alla vigilia di Juventus-Lazio. In conferenza stampa, il tecnico bianconero ha sottolineato ancora una volta che il calcio post-lockdown sia strano e che tutti abbiano sostanzialmente problemi. Anche in Serie B, evidenzia Sarri, vengono fuori risultati frutto di blackout. “Abbiamo trovato tre squadre in grandi condizioni in questo momento, i risultati lo dimostrano. Si hanno difficoltà a tenere in mano la partita per 90′ – ammette – Stiamo assistendo a gare strane, che girano in maniera incomprensibile e se ne vedono tante. Due giorni fa a 25′ dalla fine due gare di B erano sul 2-0 e sono finite 2-4. Stiamo giocando tutti in una situazione anomala, in più abbiamo trovato squadre ben organizzate”.

Squadre più organizzate della Juventus, purtroppo, che anche con giocatori meno blasonati sono riuscite ad infilarsi nella difesa bianconera come nel burro. Ovviamente, l’allenatore è finito sul banco degli imputati, ma il diretto interessato spiega di conoscere bene quali siano i rischi del mestiere. “Io in discussione? Hai mai chiesto a un pilota di Formula 1 se ha mai avuto paura della velocità? No. Ci sono rischi che fanno parte del mestiere – replica Sarri – se uno ha paura dei rischi non deve fare questo lavoro. Io la vivo nella maniera più normale possibile sapendo che funziona così: va tutto bene se vinci, va tutto male se perdi. E la logica conseguenza sono le critiche all’allenatore, ma fa parte della normalità di questo mestiere. Non bisogna avere paura, la squadra è abituata a lottare per questi traguardi e da quel punto di vista dovrebbe dare ampie garanzie. Penso che mentalmente i nostri giocatori dovrebbero essere pronti a questi periodi, che sono situazioni che loro stanno vivendo da anni; dovrebbe essere abbastanza normale, quindi, affrontarli con la giusta serenità. Stiamo vivendo un momento che nei 110 anni di storia del calcio non è mai stato vissuto da nessuno – insiste – quindi è chiaro che questa situazione crea ulteriori difficoltà a tutti, c’è chi sta ovviando al meglio e chi lo sta accusando di più con alti e bassi. Purtroppo il momento è questo. Io ho un contratto e per quanto mi riguarda lo voglio onorare a tutti i costi. Il mio futuro è domani, qui bisogna pensare alle singole partite senza stare a ragionare sui prossimi 12 mesi. In questo momento la testa deve essere concentrata sulle prossime partite, a cominciare da quella di domani. Poi, nel calcio, tutto il resto sono delle conseguenze. Noi, nella testa, dobbiamo avere solo la Lazio in questo momento”.

Insomma, servirà una Juve più pragmatica che spettacolare, a Torino bisogna vincere e del sarrismo non se ne fanno nulla se a fine stagione non si portano a casa i titoli. “Confronto tra il mio Napoli con questa Juve? Sono due situazioni diverse: alla Juve il lavoro è appena iniziato, al Napoli i 91 punti l’abbiamo fatti il terzo anno. Era una squadra con più lavoro addosso e quindi era più pronta sotto certi punti di vista; questa è sicuramente una squadra più forte sotto l’aspetto individuale dei giocatori. Questo è normale, poi bisognerà vedere se io riuscirò a lavorare tre anni nella Juve. Per quanto riguarda i punti – prosegue Sarri – penso che questa stagione è stata condizionata, almeno per tre delle quattro squadre in testa alla classifica, dalla atipicità della situazione. Lavorare nel calcio è difficile da tutte le parti, qui c’è una criticità mediatica superiore perché può esserci più interesse a livello mondiale, a Napoli c’è una criticità locale superiore perché è una squadra della quale si parla in molte emittenti televisive locali. Nel calcio ogni volta che si è in un ambiente si pensa che sia difficile perché ci si dimentica delle difficoltà di tutti gli altri ambienti in cui siamo stati, ma il calcio è difficile da tutte le parti”.

Sarri: “Cuadrado nel tridente? Per proteggere la difesa”

Quanto alla formazione anti-Lazio, Sarri deve fare i conti con squalifiche, infortuni e giocatori non al meglio. “Bentancur, de Ligt e Bonucci hanno fatto lavori differenziati negli ultimi due giorni, oggi li mettiamo in gruppo e vediamo le reazioni. Chiellini deve stare fermo per qualche giorno – rivela – quello più indietro è lui. Vediamo domani chi è in grado di giocare, abbiamo anche giocatori per eventuali soluzioni alternative. Cuadrado nel tridente? È un discorso di compiti e dello svolgerli bene. Possiamo giocare con Douglas o Cuadrado, ma diventa una questione di quello che riusciamo a fare nella fase difensiva soprattutto, di creare presupposti per far sì che la linea difensiva sia poco esposta”, conclude.