Maurizio Sarri riporta tutti alla realtà al termine di Juventus-Udinese. A chi esulta per l’impiego del tridente composto da Ronaldo-Dybala-Higuain, il tecnico bianconero ribadisce che non si tratta di una soluzione definitiva. “Il tridente? Stanno tutti e tre bene – esordisce – in più l’Udinese fa poco palleggio e quindi in fase difensiva dovevamo andare sulle palle vaganti, cosa che abbiamo fatto bene. Per questo oggi ho pensato che potevamo permettercelo. Appena gli avversari hanno iniziato a palleggiare un po’ abbiamo sofferto. Questa è una soluzione straordinaria da tenere in considerazione in certi momenti della partita e in alcune gare”.
Insomma, la Juve può giocare con tre attaccanti contro squadre poco propositive, che praticano un calcio verticale e con poco possesso palla, le medio-piccole per farla breve. Contro squadre di alto rango che sono tecnicamente più brave, invece, servirà maggiore equilibrio. Comunque sia, Sarri è molto soddisfatto per la prestazione di oggi, in cui per la prima volta non si è sofferto dopo una gara di Champions. “È la prima volta dopo una partita di Champions che riusciamo ad aggredire bene la partita. Abbiamo fatto 60′ di grandissimo livello – insiste a Sky Sport – , potevamo gestire meglio il 3-0 nella parte finale. Per i primi 60′ i tre attaccanti hanno fatto bene anche la fase difensiva sporcando sempre le palle avversarie, ed è quello che ci serve”.
Insomma, oggi è andato quasi tutto bene, ma Sarri sa che se dovesse arrivare qualche brutta sconfitta con il tridente, finirebbe nuovamente nel mirino della critica. “In fase offensiva, invece, hanno fatto scambi in velocità come avevo chiesto. Se si trova una squadra che palleggia in una partita in cui siamo sicuri che il possesso palla sarà 50%-50% la situazione può cambiare. Ma oggi siamo stati ordinati. Contro il Leverkusen ho deciso di sperimentalo, perché gli avversari non avevano più la stessa intensità del primo tempo. Le critiche che arriveranno se non vinco con Bernardeschi in campo? Mi hanno criticato anche quando ho fatto un cambio e ho vinto – conclude Sarri – , quindi…”