Maurizio Sarri non è totalmente contento, ma comunque soddisfatto per la vittoria della Juventus sul Parma per 2-1. Davanti alle telecamere di Sky, il tecnico bianconero sottolinea che dopo la Supercoppa la Juve ha continuato a migliorare e questa sera avrebbe potuto chiudere la partita molto prima. “Noi avevamo fatto bene anche le due-tre partite prima della Supercoppa, avevamo sbagliato. Non mi chiedere i motivi, ma le partite con la Lazio le abbiamo sbagliate, contro una squadra forte, ma ci abbiamo messo anche del nostro. Sono state due parentesi perchè poi la squadra è in crescita. Stasera abbiamo fatto una partita meno pulita del solito, abbiamo la responsabilità di non averla chiusa perchè abbiamo avuto ampie possibilità di chiuderla, sia nel finale di primo tempo, sia nello spezzone di partita dopo il 2-1. Poi come succede spesso in queste situazioni finisce spesso per soffrire negli ultimi 5 minuti, anche perchè abbiamo giocato contro una squadra in salute, contro una squadra fisica che in certe situazioni è molto pericolosa”.
Per la terza volta consecutiva in campionato, la Juventus è scesa in campo con la stessa formazione. “Gli stessi cambi? Se sono valutazioni parziali, non lo so. So che ne ho cambiati 7. Non m’interessa – insiste Sarri – , vedo chi è uscito stanco da mercoledì e non da domenica. Cambiato molto? Volevo dare messaggio alla squadra, chiuderla velocemente, ma non l’abbiamo fatto. Douglas Costa è entrato per riequilibrarsi un po’. Rabiot? L’unico problema è che gioca a destra, nel rombo può giocare, perché ha grandi qualità fisiche. Ramsey? All’Arsenal faceva il trequartista tranquillamente. Ha avuto infortuni, come Rabiot, vengono da un altro mondo. Mi sembrano però in crescita. Ronaldo? Il pensiero è che hai dentro un fuoriclasse che a volte ti crea una piccola problematica ma che te ne risolve 100. L’organizzazione deve girare attorno a lui”.
Ancora una volta, intanto, la Juve ha preso gol su palla da fermo. Sarri ha ancora molto da lavorare: “Basta un po’ di passività in meno, se vedi quando parte la palla abbiamo tutti i giocatori fermi con la postura del corpo e mentalmente. Eravamo in grande crescita sulle palle ferme – sottolinea l’allenatore della Juve – , stasera abbiamo ripreso un gol contro una squadra specialista. Consapevoli e allertati? Sensazione è di passività”.
L’impressione è che per il campionato questa Juve poco brillante e che soffre molto possa bastare, ma in Champions no. “In cosa dobbiamo crescere? Quello è un discorso anche di caratteristiche, sicuramente bisogna crescere di intensità mentale – ammette Sarri – . Si può fare. Nella gestione di certi momenti, si può crescere. Queste gestioni nel finale non mi piacciono molto, se dobbiamo palleggiare facciamo al limite dell’area avversaria. Preferisco prendere un gol piuttosto che soffrire nell’area di rigore. Il messaggio era di chiuderla, altrimenti è pura sofferenza. Paura scudetto? Io paura nella vita ce n’ho di altre cose, per le cose più serie. Anche la preoccupazione… stiamo parlando di sport, sappiamo di avere due avversarie fortissime, una in un momento strepitoso che si spera duri poco”, conclude.