Sarri: “Pensare ad un obiettivo per volta può essere un vantaggio”

Maurizio Sarri ha parlato a Sky Sport a due giorni da Juventus-Milan: il tecnico bianconero ottimista su tre fronti, ma guai a sottovalutare i rossoneri

Maurizio Sarri è ottimista sulla ripresa della Juventus e a Sky Sport spiega perché: la possibilità di giocare separatamente Coppa Italia, campionato e infine la Champions League, potrebbe evitare quell’altalena di prestazioni viste nella parte precedente della stagione. “Abbiamo la fortuna di giocare per tre competizioni – esordisce il tecnico bianconero – e il fatto che si giochino separatamente ci può consentire di focalizzare le motivazioni su un obiettivo per volta e può essere importante e vantaggioso”.

Sarri: “Juve-Milan gara dal risultato apertissimo”

Si parte dalla semifinale di Coppa Italia di venerdì 12 giugno contro il Milan, una gara nella quale i campioni d’Italia non dovranno dare nulla per scontato: “Col Milan quest’anno sono sempre state partite difficili – avvisa Sarri – è un avversario che ci creerà delle difficoltà. Il risultato dell’andata (1-1, ndr) non ci garantisce niente e per quanto riguarda le loro squalifiche (Ibrahimovic, Theo Hernandez e Castillejo, ndr) giocheranno comunque con un undici competitivo. È una partita dal risultato ancora apertissimo”. Alla Juventus d’altro canto, mancheranno comunque quattro giocatori importanti: il lungodegente Demiral, che sarà a disposizione da metà luglio, Higuain fermato da un problema muscolare, oltre a Chiellini e Ramsey indietro di condizione e a rischio infortuni.

Sarà una ripresa di stagione strana, perché mai nessuna squadra si era fermata per tre mesi di fila. La reazione psicofisica dei calciatori non è prevedibile senza precedenti. “Pronti? Vediamo, al momento nessuno staff può vederlo. Siamo dopo un’interruzione anomala, i giocatori d’estate fanno interruzioni di 30 giorni e restano attivi, vanno in vacanza ma nuotano, giocano a tennis… Questa volta l’interruzione è stata passiva – sottolinea Sarri – con i calciatori che per 60 giorni sono stati sul divano con piccole attività svolte in casa. La situazione è anomala e non ci dà certezze su quello che può essere l’efficenza anche per la mancanza di amichevoli che in questo momento non si potevano fare. Uno come sono io può essere soddisfatto di cosa ho visto in allenamento ma il riscontro partita è diverso”.

Tutti dicono però che la Juventus sarà avvantaggiata dalle cinque sostituzioni per via della rosa ampia. In realtà i bianconeri ripartono già senza 4 giocatori. “La rosa ampia purtroppo in questa stagione l’abbiamo avuta più sulla carta che effettivamente. Abbiamo avuto 3-4 infortuni gravi come quelli di Demiral, Giorgio, Khedira, che si è sottoposto nuovamente a operazione dopo quella dell’estate scorsa. Qualche problema con Rabiot e Ramsey. Abbiamo dovuto affrontare le partite con una rosa normale anche se la nostra rosa potenziale sia ampia e di alto livello”, insiste il mister bianconero. “Scudetto? Con 12 partita da giocare, 13 per l’Inter, bisogna lasciare aperte tutte le possibilità. Perdere punti in questa fase della stagione così particolare può essere facilissimo”.

“La squadra deve adeguarsi a Ronaldo e Dybala”

Quanto ai singoli, come nella prima parte di stagione la Juve punterà molto su Ronaldo e Dybala, che hanno letteralmente salvato Sarri in diverse occasioni complicate. “Dybala è un giocatore fenomenale. La nostra difficoltà dal punto di vista tattico è solo far coesistere due calciatori atipici nello stesso momento in campo. È chiaro che  ci possono fare la differenza in qualsiasi azione ma è altrettanto chiaro che dal punto di vista dell’ordine tattico non è semplice farli giocare insieme ma quando due giocatori hanno queste qualità tecniche e anche fisiche possono fare la differenza in ogni momento. Il resto della squadra si deve saper adeguare a cosa fanno questi due in fase offensiva e difensiva – prosegue – Rischiamo di avere l’area vuota avversaria vuota ma è una difficoltà piacevole”.

In regia sarà ballottaggio tra Pjanic e Bentancur, con il bosniaco sempre più lontano dal progetto futuro e indiziato di lasciare Torino a fine stagione. “Miralem? L’ho trovato molto meglio di quando abbiamo interrotto la stagione. Ci ho parlato molto perché è un giocatore straordinario e non può permettersi di avere 4-5 partite sotto standard come aveva fatto ultimamente. È d’accordo con me, ha pagato un disagio mentale perché mentalmente è andato in difficoltà dopo un paio di partite sbagliate e non riuscì a trovare la forza di reagire ma lui si deve convincere che è un grande giocatore. Un grande giocatore può sbagliare una partita, come l’hanno sempre sbagliata anche altri grandi calciatori in passato, ne può sbagliare 1-2, ma dopo rialza la testa e non perde fiducia nei suoi mezzi. Mi sembra – conclude – abbia fatto un buon percorso dal punto di vista mentale. L’ho visto molto bene”.