Maurizio Sarri ha parlato anche di mercato nella conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Lecce. Continua a tenere banco lo scambio Pjanic-Arthur, che sarebbe molto ma molto vicino. “Arthur è un giocatore del Barcellona e non ne voglio parlare. Non mi è piaciuto quando l’allenatore del Barcellona ha parlato di Pjanic perché è un mio giocatore. Miralem non è in discussione dal punto di vista tecnico. Ma la società non mi ha dato segnali in questo senso, dunque questa cosa non la prendo in considerazione. Le discussioni tra me e lui sono su aspetti tecnici, e mentali. Lui non si deve preoccupare se sbaglia una partita ma deve reagire repentinamente. Io sono contento di Miralem e sono sicuro che in quel ruolo può migliorare ancora”, ha risposto subito il tecnico bianconero.
Dopo aver allungato su Lazio e Inter, la Juve deve fare il proprio dovere domani contro il Lecce, senza sottovalutare l’avversario: “Le partite in questo momento sono tutte difficili per la condizione non ottimale, è complicato per tutti. Dobbiamo essere bravi nell’approccio alla partita, senza essere superficiali o presuntuosi. Loro – insiste Sarri – giocano a calcio, in trasferta hanno fatto meglio che in casa. Il risultato è tutto da conquistare”.
Mancheranno tanti giocatori tra infortuni e squalifiche, ma anche le notizie di mercato potrebbero influire in questa fase. “Pjanic? Non so la situazione, su Pjanic facciamo affidamento. Sta uscendo da una situazione delicata, sta andando in crescendo. Matuidi terzino? Per il difensore esterno, oggi proveremo un paio di soluzioni – ammette – tra cui questa. Higuain si è allenato con la squadra, in questo momento è spendibile per uno spezzone di partita se iniziale o finale vediamo. Ramsey lo stesso. Higuain è sensibile, tutto quello che gli è successo a livello personale e globale lo ha lasciato disturbato. Nel momento del rientro lui pensava che non fosse neanche giusto tornare a giocare. In più ha avuto questo piccolo infortunio. Ora mi sembra che stia ritrovando quella voglia che aveva all’inizio e per noi può essere un ritorno importante. I giorni che passano rispetto alle partite sono pochi, lo valuteremo oggi, sta crescendo. Un problema fare troppi ruoli per Bernardeschi? Glielo abbiamo prorogato perché anche quest’anno lo abbiamo impiegato in molti ruoli. Per gli allenatori è un vantaggio ma forse per la sua crescita un po’ meno. Quello che conta – prosegue – è che sia un giocatore forte. Deve trovare un po’ di equilibrio. Può essere un grande interno di centrocampo per me, ma può far bene anche da esterno”.
Quanto alle dirette concorrenti per lo scudetto, Maurizio Sarri dribbla abilmente: la Juve deve concentrarsi su sé stessa. “Non ho visto l’Inter perché stavo ancora allenando, ho un visto uno spezzone della Lazio. Noi dobbiamo guardare i nostri risultati e ancora più alle prestazioni che ci portano ai risultati. Non è che in questo momento si può considerare un vantaggio pazzesco – sottolinea ancora il tecnico bianconero – ci sono 33 punti in palio e noi dobbiamo avere la mentalità di prendere punti ovunque concentrandoci sulla prossima partita, senza tabelle e conti”.