Sarri e il centrocampo del futuro Juve: Matuidi a vita, obiettivo Kanté

Le strategie di Sarri per il futuro del centrocampo Juve: Matuidi rinnova, obiettivo Kanté (Chelsea), due giocatori invisi saranno ceduti

Maurizio Sarri sta lentamente plasmando la Juve in base al suo credo e inevitabilmente con il passare del tempo ci saranno anche altri cambiamenti a livello di rosa. Il centrocampo è il reparto al quale il nuovo tecnico bianconero sta dedicando maggiori attenzioni, perché è da lì che partono le azioni offensive e contestualmente devono fermarsi quelle degli avversari. Contrariamente a quanto pronosticato da tanti buontemponi, Sarri non ha stravolto l’assetto di Allegri, ma ne ha cambiato solo i concetti. Pjanic è rimasto il regista, Khedira e Matuidi le mezzali titolari.

Matuidi alla Juve a vita

I due “pupilli” di Allegri hanno fatto letteralmente innamorare il nuovo tecnico, ma se Khedira ha un altro anno di contratto e per lui non ci sono problemi, Matuidi va in scadenza a giugno 2020. Nonostante i 32 anni del campione del mondo francese, Sarri ne ha già chiesto alla dirigenza il rinnovo. Presto sarà a Torino, dunque, l’agente Mino Raiola, con il quale si getteranno le basi per un prolungamento di altre due stagioni. A meno di rotture a sorpresa, il francese firmerà un nuovo contratto che lo legherà alla Juve fino al 2022 con lo stesso ingaggio attuale, ovvero 4 milioni l’anno. Praticamente, Matuidi resterà bianconero a vita, perché alla soglia dei 35 anni probabilmente smetterà.

Dentro Kanté fuori Emre Can e Bentancur

E non è tutto perché secondo il Daily Mail, Sarri avrebbe già chiesto alla dirigenza della Juventus un suo ex pupillo per la prossima stagione. Si tratta di N’Golo Kanté, 28enne francese che il tecnico bianconero al Chelsea ha trasformato da regista in mezzala sinistra. Il club londinese lo valuta 80 milioni di euro, ma la Juve non è preoccupata perché l’investimento sarebbe ripagato con le uscite di due calciatori che non entusiasmano Sarri. Si tratta di Emre Can e Bentancur, ovvero i due centrocampisti più giovani attualmente in rosa. L’allenatore del club torinese preferisce evidentemente mediani esperti o comunque con caratteristiche diverse da quelle dei due su cui la Vecchia Signora aveva fatto importanti investimenti.