Sampdoria-Juve 1-3: Tek si fa perdonare, Morata sempre pronto

Sampdoria-Juve 1-3, il giudizio di Dio: il filotto positivo dà ragione ad Allegri, in crescita Kean e Arthur

Sampdoria-Juve 1-3: il meglio e il peggio visto ieri sera a Marassi.

SCZCZESNY 7.5 – Quando il thrilling si avvicina lui la sua parte ce la garantisce. Finisce di leggere Le frecce dei nemici, quasi con una smorfia; lo tiene nelle mani sino al rigore, devia la palla grazie all’albo e si mette tranquillo in attesa del ritorno di Mefisto, il mese prossimo.

DANILO 6 – Lucio Dalla ha scritto anche canzoni commerciali; e prima di entrare in campo Danilo le canticchia tutte; bello che prima di passarla a Rabiot avvisi tutta la difesa, con le note di: Attenti al Lupo.

RUGANI 6.5 – L’essere diventato presidente della sezione brusca e striglia, amici del cavallo di Montaldo Torinese lo ha fatto rientrare nelle grazie dell’allenatore.

DE LIGT 6.5 – Dopo aver canticchiato Toto Cutugno in auto, con la ragazza, per innervosire gli avversari ulula le poesie di Montale, parte della raccolta Ossi di Seppia. Gli avversari credendolo dislessico e minaccioso, corrono via, impauriti.

PELLEGRINI 6 – Si arrabatta come può; la tesina chiestagli da Allegri (30 pagine da leggere a voce alta, nello spogliatoio prima della partita) su il Secolo Breve di Hobswbawm è stata molto impegnativa. Lui ne ha scritte appena 3 e Allegri lo ha sostituito: in Champions giocherà Alex Sandro.

CUADRADO 6.5 – Quando non deve difendere indossa il cappello e parte per la tangenziale dove ha spazio: il suo nome è Cuadrado (e se crossa), fa sempre cappotto

ARTHUR 6.5 – In netta crescita: adesso riesce anche a mettere la terza in salita e sui tornanti, senza perdere il pallone; Allegri dopo la partita si è limitato ad aprire un Roederer Blanc de blanc 2017

LOCATELLI 6.5 – Anche il guerriero più caparbio, dopo mesi di lotta, mostra segni di stanchezza: Ettore Fieramosca, dopo la disfida di Barletta, con i francesi, anche se interpretato da Bud Spencer, era stanco.

RABIOT 5 – Non gioca male, anche se il comodino che sta a casa di mia nonna, del 1919 è più dinamico. Si muove sempre al rallentatore, progressioni solo dopo due kinder cereali, ha il retropassaggio di serie, interni in radica, e servosterzo che passa la palla agli avversari. In più sbaglia qualsiasi cosa.

ALEX SANDRO 5.5 – Nick Fury ha perso un occhio, ma resta a capo dei servizi dello Shield (nella mitologia Marvel), Alex Sandro ha perso il senso dell’equilibrio, tra buono e cattivo gusto, ma mercoledì gioca titolare.

MORATA 7.5 – Da quando è arrivato Vlahovic sembra Peppino De Filippo: la battuta sempre pronta, e l’abilità di fare da spalla, per far ridere il pubblico. Segna il rigore, segna di testa e a fine partita va anche a ritirare il Deliveroo: Allegri e Landucci avevano ordinato Champagne.

KEAN 6.5 – Dopo la vittoria nel torneo di ballo a Betlemme Torinese, ha cominciato a fare lezione anche dentro lo spogliatoio: Morata si è iscritto alle lezioni di Foxtrot e di Quadriglia. Rabiot di lambada, anche se fuori moda.

VLAHOVIC SV – Entra e riesce a fare un tiro. Poco male, quando finisce la partita c’è ancora il tempo di andare a fare una pizza, ananas e prosciutto, con gli amici.

ALLEGRI 6 – Alla fine se c’è il filotto positivo ha ragione lui; in allenamento regala bibbie (ai bambini cattivi come Rabiot e Alex Sandro) e best sellers dalla dubbia qualità: (50 sfumature di furia, non so se sia un libro interessante), a quelli buoni; chiacchiera con Landucci del più e del meno e gli si può leggere un labiale: ma perché la passano sempre indietro? Ma in settimana chi li allena?

TENET IN THE DARK – Due rigori, 1 per parte, quindi zero polemiche.

Cuadrado nel secondo tempo, sul risultato di 2-0, due volte in superiorità numerica invece di provare la giocata, l’ha passata a Rabiot che l’ha passata a Rugani che l’ha ridata al portiere.

Non so di chi è la colpa e lo capirei sul 7-0, per non infierire sul nemico, ma nel momento in cui la partita può essere riaperta con facilità, quella sciocchezza la si può pagare cara.

Sorvolo sul fatto che la Juve è l’unica squadra a non utilizzare le 5 sostituzioni, e che se uno vuole vedere le vittorie di corto muso, può anche andare all’ippodromo.

Dybala scalda i motori e speriamo che sia della partita, mercoledì.