Salvate il soldato Matri (cronaca della partita vista allo stadio)
(Di Alessandro Magno) La serata inizia con il solito giro di chiamate ed sms: ” Ci sei, non ci sei?” , ”ma dai vieni? allora ci si becca”. Partiamo per lo stadio con molto anticipo. La strada è breve da casa mia, normalmente ci si mette 20 minuti a percorrerla, ma per le partite ci si può impiegare anche un’ora. Odio la coda, così faccio qualche percorso alternativo e alle sette sono li. Parcheggio dove evito di pagare i 10 euro di pedaggio che è una delle tante ladrate correlate all’evento, dato che già in quattro mi è costato 158 euro, e mi fiondo al settore C1 Tribuna Family, di fianco alla Curva Sud. Aspettiamo l’amico Marco che arriva da Rimini ci si saluta, ci si abbraccia. La serata è fredda fredda si gela, ma i nostri cuori sono caldi di tifo e di amicizia è una bella serata di sport e di Juventus. Mio fratello non fa a tempo ad arrivare e anche l’amico Fabry che viene da Alessandria, così con loro ci si da il gancio a fine partita. Entriamo dentro e scopro che ho i posti in fila 2. Praticamente abbiamo la faccia dentro il campo, figo. Quando Pirlo nel secondo tempo verrà a battere i calci d’angolo sembrerà quasi di poterlo toccare. Sicuramente gli si può parlare e lui sente i complimenti e ringrazia applaudendo. Mi guardo attorno, il cameramen dello stadio viene a riprendere i miei figli Federico e Vittorio (13 e 9 anni) che appaiono sul maxi schermo, poi dopo chiede a uno vicino a noi di non mostrare la sciarpa con la scritta ”Odiati e fieri” ma solo ”fieri”, direttive della Juventus, ancora evidentemente malata di ”smilepolitik” penso io… mah. Manca ancora un ora alla partita, guardo in su e noto che in caso di pioggia saremmo bellamente fottuti, la copertura dello stadio non copre bene le prime file, direi che se piove di traverso le prime 3-4 file si bagnano sicuro. Meno male non è prevista pioggia. Mi viene anche da notare che fra noi e la Curva Sud la distanza è veramente breve, pochissimi seggiolini, saranno 6 metri. Da quel lato la visuale è identica, il posto a sedere è uguale, ma il costo decisamente diverso. In curva avrei speso 95 euro. Non ho trovato biglietti di curva nè Sud nè Nord. Anche l’acqua dagli zaini ci hanno tolto ai controlli, non serve che ci eravamo messi i tappi in tasca come facevamo fino all’anno scorso e ci tocca comprarla a 2 euro a bottiglietta, un’altra bella botta. Sembra insomma che lo Juventus Stadium sia un posto tutt’altro che per famiglie. Ma comunque chi se ne frega i ragazzi volevano vedere una partita di Champions e siamo qui. Sono radiosi e questo è quello che conta. Anche la mia Rosy è felice, vuol rivedere Matri e spera giochi Caceres (gusti femminili). Entrano i ragazzi per il riscaldamento, Buffon ci saluta, poi anche Pogba. Padoin viene a fare un allenamento differenziato proprio sotto di noi. Poi la presentazione, la musica degli Ac-Dc, e poi l’inno che tutto lo stadio canta a squarciagola come sempre. Si comincia.\r\n\r\nLa partita sembra avere già una storia segnata. Questi danesi a parte qualche buono scambio iniziale perdono il possesso della palla quasi subito e non lo recuperano più. E’ inevitabilmente un monologo bianconero. Il trio di centrocampisti Vidal-Pirlo-Marchisio è ”troppa roba” per questi volenterosi nordici e così in pochi minuti si va prima in vantaggio e poi si raddoppia. La nota lieta della serata sul piano tecnico, pare essere Isla. Ora fermo restando che gli avversari non sono dei fulmini di guerra, la prestazione del cileno è assai confortante. Si va avanti sempre su questa falsariga. Buffon saltella perchè sta morendo di freddo come noi, ci sono 5 gradi.\r\n\r\nA questo punto accade una cosa che per mio conto segnerà nel bene e nel male questa serata. Su un cross di Isla, Matri stacca in perfetta torsione e con un colpo di testa di pregevole fattura centra in pieno la traversa. Da li in poi sarà una partita Matri vs Nordsjealland e tutti i ragazzi in campo cercheranno di far segnare Alessandro. Di li a poco, Giovinco trova un gol veramente capolavoro. Un tiro a girare dove il portiere non può nulla. Chapeau, ma mi vien da pensare che a Seba proprio non gli va di fare le cose facili. Sul 3-0 la partita diventa una specie di allenamento. Ora tutto lo stadio si aspetta il gol di Matri. E’ un serio professionista, un bravo ragazzo che ha sempre segnato, non rompe le balle nello spogliatoio, è Juventino e tutti gli vogliono bene. Di palle a disposizione ne avrà diverse e purtroppo le sprecherà tutte. Non è proprio serata per lui. Ad ogni palla sbagliata aumenta il suo sconforto. C’è uno, 4 file sopra di me, che non la smette di dire che è una pippa e un broccazzone. Qualcuno gli fa notare che allo stadio si viene per tifare e non per criticare, quello si fa al bar e giustamente questo la pianta lì, era ora. Neppure un secondo dopo Matri si fa anticipare dal difensore, proprio quando Quagliarella subentrato a Giovinco, lo aveva messo incredibilmente solo davanti al portiere. E’ un attimo veramente brutto per Matri e per tutto lo stadio che sembra inveire contro di lui. Invece questo boato che sembra di insulti e di rabbia che appare come il brontolio sordo di un tuono, magicamente via via cresce alle orecchie piu’ forte e più chiaro. La Sud ha iniziato a cantare ”Siam venuti fin qui, siam venuti fin qui, per vedere segnare Matri”. Altro chapeau, questa volta per la Curva Sud. Alessandro alza la testa e con il pollice in sù ringrazia. Dopo qualche minuto su un angolo dell’imprendibile e magnifico Pirlo (dal vivo uno spettacolo nello spettacolo), Matri schizzerà la palla del 4-0 sulla testa di Quagliarella. Molti andranno ad abbracciare Fabio e altri andranno ad abbracciare lo sfortunato 32. Anche Quaglia ringrazierà Alessandro e proverà ancora a farlo segnare , ma non è proprio la sua serata. Finisce così 4-0. Con i ragazzi a ricevere l’applauso sotto la curva. Che bello spirito di gruppo c’è stato, siamo orgogliosi di questi ragazzi.\r\n\r\nMentre usciamo dallo stadio apprendiamo la notizia che Moses del Chelsea ha segnato. Federico mi dice che ‘sto Moses è un giovane, io ”manco” sapevo che esisteva al mondo. Conoscevo un Moses che faceva la corsa ad ostacoli, porca miseriaccia. Ma chi se ne frega vinceremo le altre due non abbiamo voglia di rovinarci la serata per Moses. Ci incontriamo alla Juventus Store all’uscita con gli amici di prima, con mio fratello, mia cognata e Ciccio ”il mio fratello drugo” con sua figlia, conosco con piacere anche Gianni che mi legge sempre e che è da tempo che mi voleva conoscere e un altro amico di Napoli, Roberto, abbonato storico che s’è fatto e si fa da anni, km e km in treno per seguire la Juventus. Mi chiedono quando porto Enzo Ricchiuti allo stadio. Gli dico quando torna Moggi torna pure Ricchiuti come mi ha detto lui: ”siiiiii, allora campa cavallo ….” e si ride e si scherza come fossimo una famiglia nella nostra casa. Stiamo veramente in bella compagnia. E’ una bella sensazione. Vittorio mi chiede se ci facciamo l’abbonamento ma gli devo dire che non ce lo possiamo permettere. Mi strappa una promessa che presto torniamo. Marco poi lo incalza per la Lazio, sa che fa presa sul piccolo, l’ha tenuto sulle spalle alla festa scudetto quando passava il pulman in Piazza Castello, ma resisto, me la cavo con un: ”Vediamo che si può fare”.\r\n\r\nLo Juventus Stadium è una ”bella storia” ragazzi, potrebbe essere ancora più bella se fosse pensato per le famiglie. Purtroppo così, è uno stadio per single, oppure per singoli eventi. Impossibile per una famiglia media come la mia abbonare tutti. Se poi contate che gli abbonamenti valgono solo per il campionato, mentre per la Champions bisogna spendere ulteriori soldini, la cosa è assolutamente fuori portata. Se il costo fosse più accessibile, davvero potrebbe diventare una bella abitudine. Spero che Agnelli legga questo articolo (so che ogni tanto lo fa), e ne tragga le sue conseguenze. Lo Juventus Stadium è una bella cosa. Potrebbe essere ancora meglio. Ma questa è un altra storia.